Terrazza Neera / Fuoribalcone [openhouse+progettolucina]

La città esprime principalmente il suo processo di espansione attraverso i suoi luoghi e i suoi eventi. Spesso accade che l'ordine con cui si organizzano e si sviluppano le energie metropolitane sia di tipo caotico: il pericolo è di mettere in crisi l'identità del luogo e dell'evento stesso. Gli eventi legati agli spazi pubblici si definiscono sempre di più per la loro provvisorietà, “Le persone transitano nei nonluoghi ma nessuno vi abita” (Marc Augè). Il progetto Fuoribalcone si insinua all'interno della Design Week milanese e dei suoi canali di comunicazione per proporre una soluzione discretamente provocatoria, lontana dai clamori e dai fasti della patinata mondanità, dove ormai anche la rivalutazione di spazi ex-industriali è diventata un trend. Questo è uno spazio intimo - quello di una abitazione privata - che rimette in gioco un concetto di design - quello di esperienza nel luogo stesso in cui trova il suo utilizzo - nella sua forma quotidiana: il vero motivo per cui “da cosa nasce cosa” direbbe Bruno Munari.

Fuoribalcone è una vecchia palazzina anni ‘50 nascosta allo sguardo dell'ordinario passante.

Fuoribalcone è un piccolo appartamento e una terrazza sopra l'appartamento .

Fuoribalcone è la casa che Marco e Barbara hanno modellato a loro misura.

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Progetto Lucina è un’opera site specific che coniuga molteplici aspetti, musica, visual e interactive design. E’ un’installazione che richiede un particolare coinvolgimento del pubblico il quale si improvvisa autore di partiture visive e sonore. L’installazione è composta da una tastiera Midi un laptop e una struttura luminosa collegate tra loro e messe in relazione attraverso la tecnologia arduino e un software di composizione musicale. Ogni tasto della tastiera è collegato a una delle luci che compongono la struttura luminosa e a una campionatura di diversi tipi di suoni armonizzati. Grazie a un specifico software di composizione musicale che permette di creare un loop dei suoni appena composti e restituirli come base per la parte successiva, lo spettatore è facilitato nel comporre un ritmo musicale. Il processo di composizione è intuitivo e immediato grazie a una impostazione degli strumenti semplice e di facile accesso che permette la regolazione di diversi parametri delay, bpm, ottave, tempi. Il particolare processo che viene messo in atto ha un forte impatto emotivo grazie all’immediatezza della risposta visiva e sonora che il fruitore riceve. Sono state realizzate differenti versioni della struttura luminosa (vedi foto). Nelle precedenti, seguendo la logica del riuso, la struttura luminosa era composta da elementi di design anonimo appartenenti all’ambiente domestico, privati della loro funzione originaria e reinventati come lampade, da qui il nome “Lucina” luce+cucina.