Creazioni in edizione numerata e limitata: la lampada da sospensione Deriva e i tavoli in legno Tamiso.
La ricerca di oggetti unici e preziosi che rendano piacevoli gli spazi del nostro abitare quotidiano approda, per quest’ultima edizione del Salone del Mobile, a due proposte di designer contemporanei che hanno realizzato per FRAGILE creazioni in edizione numerata e limitata.
Si tratta della serie DERIVA di Alessandro Mendini, lampada da sospensione prodotta in edizione di sette, e dei tavoli TAMISO di Marco Zanuso jr. realizzati in vari legni e formati.
DERIVA è una lampada a sospensione con luce a led, diretta e indiretta, evoluzione della lampada disegnata per la nuova sede di FRAGILE in via San Damiano 2.
È realizzata in lamiera di ferro o rame e ha la forma di un origami allungato, con una sequenza di triangoli. Esiste in colori monocromi, in rame lucidato e in alcune varianti decorative, anche nella versione pitturata a mano con i puntini “Proust”. (Misure: 168x32x24 cm).
“Si chiama DERIVA”, come spiega il suo autore, “perché assomiglia a una barca che può vagare sospesa sullo spazio di una stanza”.
La serie TAMISO di Marco Zanuso jr propone, invece, una nuova versione di tavoli bassi, console e centrotavola realizzati con un prezioso intreccio di legni lavorati. Come ci racconta il loro autore “l’idea iniziale era quella di usare gli scarti delle lavorazioni del legno, gli sfridi, per creare una specie di collage-filigrana di legno, che giochi con la luce e con gli spessori del legno massello”.
Queste opere sono state realizzate in gran parte a mano nel laboratorio di Fabrizio Molteni – Passepartout –, sfruttando le trame e le differenti venature delle varie essenze di legno con molteplici effetti di luce e colore: noce nazionale, larice, platano, acero, cedro e palissandro.
Variano anche le forme: dal tavolo basso quadrato in larice spazzolato e laccato con venature a rilievo, telaio scorrevole sottostante (formato 130x130 cm); ai tavolini tondi in noce o acero (diametro 120 cm), alle console in cedro (lunghezza massima 120 cm); ai centrotavola girevoli in palissandro o platano (diametro 54 cm).
Fragile presenta anche la collezione "Ossimori" di Studiopepe: pezzi unici realizzati partendo da un’indagine sulla materia: fragile come il gesso e dura come il marmo.
L’unione e la contrapposizione tra due nature diverse ma complementari. Materie per esplorare la relazione tra ritrovamento e oggetto.
Queste sono forme ritrovate, ready-made estratti e scoperti da un cumulo di ritagli dove la forma non è ancora alfabeto.
Oggetti realizzati pensando al bianco e alle sue sfumature: bianco come si credeva fossero i reperti archeologici; bianco come metafora di una dimensione perduta, legata al simbolico.
Oggetti pensati come reperti arrivati dal futuro, corpi ritrovati e assemblati per entrare in relazione con l’uomo attraverso nuove relazioni enigmatiche.
Oggetti votivi, oggetti sonori, oggetti visivi, oggetti tattili.
L’oggetto specchiante è primo Ossimoro perchè lo specchio rappresenta l’identificazione primaria ma trattiene la natura immaginaria dell’io.
L'allestimento concepitoper il Fuori Salone comprenderà anche alcune opere di Nino Mustica.
14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 APRILE 2015
LOCATION:
Fragile
Via San Damiano, 2
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