La disfunzionalità è al’antitesi del banale: una inaspettata deformazione può fare una grande differenza!
Il pensiero erettile è quello che si svolge in linea retta, seguendo una traiettoria prestabilita.
Il pensiero disfunzionale è invece imprevedibile, destabilizzante, che segue/traccia nuove ogive.
Tutta la creatività è intrinsecamente disfunzionale, perché pensa fuori dagli schemi, perché crea fuori dalla serie, collocandosi altrove. Prese singolarmente, le persone sono tutte disfunzionali, per un motivo
o un altro: psicologico, affettivo, fisico, eccetera, eccetera. Ognuno di noi presenta una minima “imperfezione”,
un (sano) “difetto” che può renderci unici, persino originali. Il difetto diventa quindi una peculiarità; ebbene, se le persone sono tutte diverse/disfuzionali tra loro, perché non dovrebbero esserlo anche gli oggetti? La disfunzionalità mediterranea vorrebbe sondare le infinite possibilità di un mondo latino popolato da oggetti che vivono in un “imperfetto dell’essere”.
Disfunzionale rispetto alla norma, agli standard, ai canoni, alle aspettative in auge. In pratica l’errore può essere un plusvalore, una diversione (dall’ordinario) che diventa eversione del proprio status.
La disfunzionalità è all’antitesi del banale: una piccola, inaspettata, deformazione può fare una grande differenza!
08 - 09 - 10 - 11 - 12 - 13 APRILE 2014
LOCATION:
PADIGLIONEITALIA
Via Oslavia, 3
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