In occasione del Salone del Mobile di Milano, 3001Lab è lieto di ospitare dal 9 al 14 aprile 2013 la mostra " RossoSegnale incontra Amir Alizade. Storie di (pr)oggetti non comuni". Lo spazio, un ex-officina e parte espositiva del nuovo b&b di design RossoSegnale, è inaugurato da una piacevole e singolare esposizione di oggetti di uso comune, reinterpretati con grande creatività e poesia dal giovane designer iraniano Amir Alizade. Sono oggetti strettamente legati alla natura del luogo che li ospita, un bed and breakfast dedicato all'ospitalità e ai suoi piccoli riti e piaceri.
Ed ecco le Coffee Hanger, tazze per caffè in ceramica con il manico in acciaio a forma di gancio che fluttuano nell'aria, insieme a vecchi appendiabiti. La loro ironia si propone di rompere gli schemi tradizionali della colazione e del quotidiano. C'è anche la versione Dressed, in cui l'illustratrice e grafica Sarvenaz Taghavi le ha letteralmente rivestite con disegni e decorazioni che riproducono trame di abiti. Con la stessa tecnica, l'illustratrice iraniana ha decorato City Symbols, tazzine da caffè con i monumenti più rappresentativi delle città italiane, come il Duomo, il castello Sforzesco e il Teatro alla Scala per Milano. Così la tazzina diventa un raccoglitore d'arte e ridà dignità al souvenir come oggetto-ricordo lavorato da artisti-artigiani.
La mostra vuol essere una vera e propria installazione attraverso le narrazioni che raccontano gli oggetti, la loro genesi ispiratrice e la loro funzione.
Su una parete è spiegato, come in uno storyboard, il segreto di Nuovo (il nome è un gioco linguistico), un set in ceramica composto di due parti per agevolare la degustazione di un uovo sodo. La parte superiore è destinata a bloccare l’uovo durante il trasporto e raccogliere i residui del guscio, mentre la parte inferiore consente di servire l'uovo sgusciato, accogliendolo in un leggero avvallamento centrale.
Un omaggio all'Iran e nasce Partou (che in persiano significa "traccia di luce"), un portacandele in ceramica che può contenere fino a quattro candele di scorta al suo interno. Le fiammelle calde e profumate costeggiano i lati della galleria appoggiate su tronchi grezzi e innervati. E illuminano la buca del meccanico e le lastre di vetro che la ricoprono, così si può camminare sulla luce.
"I miei stimoli creativi - commenta Amir Alizade - nascono da un’accurata osservazione degli atteggiamenti quotidiani delle persone al fine di individuare le loro necessità latenti o inespresse. L’obiettivo ultimo è interpretarle attraverso una nuova funzione in un prodotto innovativo, semplice e pratico ma soprattutto comunicativo”.
