A Lambrate, la fabbrica di comunicazione integrata B.Factory Milano ospita la presentazione di alcune realtà che per la prima volta prendono parte alla Milan Design Week. Provenienti dal mondo del design, della moda e dell'architettura, tutti fra i 25 e i 40 anni, esporranno i loro elaborati d'ingegno in uno spazio dedicato. Un luogo al confine tra studio fotografico, laboratorio di ricerca e spazio espositivo. Grande libertà nella scelta dell'allestimento, e un solo imperativo: essere creativi. Nessuno si è tirato indietro, a cominciare da Manuel Barbieri - art director e ideatore del progetto insieme ai co-founder dell’hub B.Factory - che ha realizzato una installazione per Grandinetti, azienda che dal 1902 realizza pavimenti in graniglia, pastina di cemento, mosaici, cementine: tre saette taglieranno lo spazio orizzontalmente dividendo la location e creando un elemento di continuità fra esterno e interno. Si continua con il progetto dei due architetti Michele Bellinzona e Paolo Ravasi, il Tavolo 1909 Giro d'Italia, realizzato per "150 MANI | Collezione ITALIANA, Centocinquant'anni di saper fare" e distribuito da PM2 design: una struttura con piano ellittico in legni policromi intarsiati a mano, poggiata su una base in legno curvato di betulla e noce. Gergeti è invece il nome del tavolino ideato da Michele Brotto - da sempre nel settore dell’arredamento e con una costante attrazione per le sperimentazioni nel campo del design - assieme al collettivo NVDRS, costituito dai tre membri fondatori: Francesco Schiraldi, Stefano Pertegato, Eloisa Tolu: geometrie forti, ma minimaliste, per un sistema flessibile costituito da elementi diversi che si posano utilizzare assieme o separatamente. Ancora design con Linea Zero, storica azienda veronese fondata da Enea Ferrari precisamente 40 anni fa, che punta dritta al futuro con una linea di lampade orientata alla ricerca e all’innovazione. Dal design all'arte, quella di Elena Monzo e Giovanni Manzoni Piazzalunga, entrambi ex alumni dell'Accademia di Belle Arti di Brera, che presenteranno un'opera realizzata appositamente per il Fuori Salone Milanese. Passando dall'arte, il volo pindarico termina ancora con il design. Quello di moda, la collezione pensata dalla giovane stilista Seon Seol. "Did the planet betray us... or did we betray the planet? - È il pianeta a tradirci… o forse siamo noi ad averlo tradito?", pezzi avant-garde e concettuali che ci invitano a riconsiderare la realtà, a prendere coscienza di ciò che ci circonda, a trasformare in positivo ciò che tante nostre azioni hanno prodotto in negativo. Quando la moda ridisegna lo spazio esterno al corpo.