La Galleria Marcorossi artecontemporanea di Milano, in occasione del Salone Internazionale del Mobile presenta una curiosa rassegna artistica ironicamente connessa al mondo dell’interior design e dell’arredamento.
Quattro artisti insieme realizzano La casa di Chris inventando l’ambiente domestico abitato da uno di loro: Chris Gilmour, artista inglese nato a Stockport nel 1973 che vive e lavora a Udine, vincitore del Premio Cairo del 2006 e del Premio Michetti 2012.
Così ciascun artista, secondo le proprie inclinazioni, contribuisce a rendere reale, o quasi, l’idea della casa d’artista, in un gioco di spiazzamento tra arte e realtà che però ci restituisce l’atmosfera di una dimora ricreata in galleria.
Gilmour plasma il cartone riciclato come creta, lo scolpisce come pietra, trasformandolo per l’occasione nel legno della sedia a dondolo e dell’orologio a pendolo del suo studio, nell’avorio dei tasti del pianoforte, nel metallo forgiato del lampadario in stile.
Roberta Savelli (nata a Giussano nel 1969, vive e lavora a Milano, finalista del Premio Cairo 2006 di cui la galleria presenterà una mostra personale nel mese di Maggio), al fianco della sua attività artistica, da sempre collabora con uno studio di architettura disegnando complementi di arredo. Per questa occasione presenta un prototipo di wallpaper realizzato dall’azienda Inkiostro Bianco: la sua peculiare linea rossa disegnerà figure nella sequenza delle posizioni yoga del Saluto al sole, creando un fondale che trasformerà completamente lo spazio della galleria.
Anche Sergi Barnils (Catalano nato in Guinea Equatoriale nel 1954, vive e lavora a Sant Cugat presso Barcellona) e Robert Pan (nato nel 1969 a Bolzano, dove oggi vive e lavora) si occupano, in termini più tradizionali, dell’allestimento delle pareti.
Nelle opere di Barnils il disegno dialoga con la pittura, la geometria si sposa con le sovrapposizioni dei pigmenti con la cera, creando una vera e propria armonia di forme e colori che animano l’ambiente circostante, in quelle di Pan le stratificazioni di resina sintetica si alternano a materiali di diversa provenienza: pigmenti e ossidi, metalli, vetro, reti, colla vengono levigati, incisi, corrosi con acidi fino ad ottenere oggetti tridimensionali che danno una connotazione molto contemporanea alla casa di Chris.
