In occasione del Fuorisalone, la storica casa editrice Prearo Editore apre le porte della propria sede di Piazzale Libia 1.
Sarà possibile acquistare le edizioni storiche e le ultime novità editoriali.
L’intelligenza irrequieta di Prearo e la sua passione per l’arte lo portano a buttarsi a capofitto nel lavoro, realizzando contemporaneamente ben cinque collane importanti ed impegnative: “Atlanti”, affidata al prof. Germano Celant, con volumi su Piero Manzoni, Christo, Bernar Venet, Alighiero Boetti, Joe Tilson, Peter Phillips, Bob Ryman, Asger Jorn, e che include alcuni dei più importanti libri degli anni Settanta. La collana “Profili”, il cui direttore è il prof. Giorgio de Marchis, è dedicata alle piccole monografie su artisti allora ancora in erba, quali Fernando De Filippi, Ugo Nespolo, Hscio Cin e Eugenio Carmi (il cui testo viene composto dal giovanissimo Umberto Eco). La “Preariana” si discosta dalle monografie e, ad un primo sguardo distratto, potrebbe sembrare il filone più classico nella produzione della casa editrice: i suoi testi, infatti, trattano le teorie dell’arte rivolgendosi a chi ha curiosità e sete di conoscenza. Nascono così libri come “Il Nuovo Realismo” di Pierre Restany, “Musica Madre” di Tommaso Trini, “La Tesi” di Vincenzo Agnetti, “La Body Art” di Lea Vergine, “Europa America” di Achille Bonito Oliva e “Arte Pericolosa” di Francesca Alfano Miglietti. Infine, Prearo cerca di spiegare a suo modo l’invisibile e solido legame tra l’ artista, l’autore e l’editore attraverso i “libri opera”, rarità bibliografiche dedicate a Mario Ceroli e Giuseppe Chiari, a Ugo Nespolo e Severino Gazzelloni, a John Baldessarri, a Andrea Cascella, ad Rafael Alberti, a Agenore Fabbri e a Remo Salvadori.