Attraverso la luce. Quella del vetro che Oki Izumi plasma paziente sotto l'imperativo dell'estro. Attraverso la leggerezza. La stessa che Tombolini realizza come codice di stile e di creatività nella sua moda, garbata ma sempre incisiva. L'armonia di due mondi affini che si capiscono e si salutano in un dialogo di suggestioni, per amore della bellezza. Così sarà inteso e vissuto il Salone del Mobile da Tombolini, presso la boutique milanese di Corso Matteotti: una vetrina d'eccezione, una teca elegante per le opere dell'artista giapponese Izumi.
Dal 9 al 14 aprile sarà dunque possibile ammirarvi le sculture e i tipici gioielli in vetro industriale. Lastre all'apparenza indomabili, cristalline e taglienti, che l'arte sfalda e ricompone in modulazioni luminose. Strutture seducenti dotate di inequivocabile presenza, nell'ossimoro di una materia dura e tangibile che imprigiona la levità dell'aria e si lascia penetrare dagli sguardi di chi osserva. Ecco dunque un rimando metaforico di gran classe alla sartorialità di Tombolini, che non prescinde dal rigore della forma e del disegno prima di fiorire nella proverbiale leggerezza dei suoi modelli.
Vernissage d'inaugurazione in data 9 aprile, dalle 17 alle 20.