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Fuorisalone.it's blog, written by the e.reporters team, is a TIPS continer about the design's scene.

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ahhhhhhhhhhhh che stanchezza mi affligge la pelle del viso, la sento tirare da tutte le parti, per gli occhi a pesce che si pò fa??? che sbattimento!!! decido di andare da clinique, loro, sono sicura, mi salveranno da questa faccia da fuorisalone.  volo in rinascente con le socie. signori ha funzionato. tornata rosea era la mia pelle! beddra matri chi cosi beddri. andate, andate.


Sabato 21. Il trio (Anna, Eli, Michi) è più compatto che mai!
Ci viene l’idea di andare a vedere lo spazio d’Arte Contemporanea allestita nell’Hangar Bicocca. Tema: l’emergenza.
Tralasciando l’odissea per arrivare (cambio di 3 tram, richiesta d’informazioni a gente improbabile, attese sotto il sole in zone deserto), Bicocca si rivela un quartiere assurdo! Si ha la sensazione di essere all’interno di un quadro di De Chirico, dove tutto è irreale, metafisico. Sembra un quartiere costruito da alieni, non dagli esseri umani! Ma come fa una persona a vivere qui?! O meglio, ci vive qualcuno qui?!?
Accantonato lo stupore iniziale per esser capitate in un posto appena fuori Milano ma letteralmente fuori dal mondo, ci incamminiamo verso l’Hangar (anche qui, un macello per arrivarci!)
Comunque arriviamo e tutte le nostre fatiche vengono ricompensate dalla visita della mostra: bellissima e inquietante, forte e coinvolgente , di sicuro fa pensare, riflettere, fermare.
Argomenti tosti, spesso fatti passare sottotono, nascosti da quella stessa comunicazione che dovrebbe invece divulgarli.
Rimango colpita e così le mie socie.
Mostra che deve essere vista, che tanti dovrebbero vedere. La consiglio vivamente.

Saturday 21 April 2007 | 13:06

Event: Esterni presenta: Il letto di tutti piazza Bergognone
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Ore 18.00, venerdì 20.
La mitica zona Tortona è già piena di gente che entra e esce da vicoli e violetti, piccole mostre, grandi esposizioni.
Dopo un primo breve giro di ricognizione tra alcune piccole mostre per vedere che aria tira, tappa fissa restano i poli più importanti della via: Superstudio Più, That’s Design e T35 Press&meeting Point.
That’s Design si rivela impegnativo: sto dentro più di 2 ore e trovo anche progetti interessanti, ma anche tante solite cose. Un pò di sano orgoglio nel trovare il Politecnico, un po’ di delusione nel non trovare l’Università di Barcellona in cui dovrei andare in Erasmus il prossimo anno.
Superstudio è sempre il solito casino.
Un delirio di gente (e ancora la serata non è iniziata), stand paura e troppe cose da vedere. Ma niente da mangiare!! Protesta!
Una nota di merito va allo stand dalla Bombay Sapphire Inspired: davveron ben studiaro nel complesso e bellissimo il bar, con dietro la parete di bottiglie e in un angolo una bottiglia giga ricoperta di Swarosky.
Come non fare un salto poi al Tokyo Design Premio dove si rimane a bocca aperta davanti alla riproduzione dell’intera ciità di Tokyo con un modellino enorme e dettagliatissimo! Spettacolare! Bisogna entrare alla mostra anche solo per quello!
Si esce (a fatica) da Superstudio Più che è già buio da un pezzo.
Si rimane 2 secondi a T35; c’è un sacco di gente fighetta, musica, qualcosa da bere ma niente d’interessante che mi trattenga.
Una volata obbligata in via Stendhal allo showroom DuPont, dove Teo (nostro compagno di classe) ci mostra un bel po’ di cose interessanti: troppo Professional! (mes x Teo: stai benissimo vestito elegante!)
La serata è ormai cominciata è le strade sono già un vero delirio tra auto, folla e feste.
Ci si ritrova nel cuore di via Tortona alla festa di Esterni (“il letto di tutti”) dove un po’ di pazzi ballano su un mini palco (certi sono ormai già a petto nudo e non ce la fanno più) e una ressa bestiale affolla l’intera piazza. Non ci si muove!
Tra spintoni, chiacchiere e cocktails si rimane lì tutta la sera, la musica è anche carina e la gente ha voglia di divertirsi. Si becca anche un po’ di gente che si conosce e ci si fanno 2 risate.
Peccato le macchine che a un certo punto rompono davvero le scatole (non è bello quando iniziano a esplodere le bottiglie di vetro vuote sotto le loro ruote!)
Guardo l’ora e sono le 3 passate (in effetti la stanchezza della giornata cominciava a salire).
Guardo in faccia le mie socie e ci capiamo al volo.
La serata (almeno per la sottoscritta) poteva cominciare a giungere al termine, anche perché il bisogno di farsi una doccia diventava impellente: qualcuno mi aveva completamente lavato di Vodka Lemon!
Niente paura, neanche il soggetto in questione è tornato a casa asciutto…


La pagina nera.
Per quanto mi riguarda non può che intitolarsi così evento in cui sono capitata per caso alle ore 20.00 di giovedì 19.
Via Magenta. Davanti alla splendida chiesa di Santa Maria delle Grazie entro in una mostra allestita a Palazzo delle Stelline dal titolo “Design Genetico”.
Vi assicuro che ci si mette un attimo a capire di cosa si sta parlando perché è difficile credere che certe cose si facciano e si pubblicizzino davvero.
Nel complesso vedo foto di piante e animali ma anche animali veri dentro teche di vetro e piante vere dentro nei vasi.
Mi assale un senso di disagio e dopo poco capisco perché: tutto ciò che mi circonda è geneticamente modificato!!
Animali, piante, alimenti…tutto ciò che vedono i miei occhi è geneticamente modificato con tanto di scritte sulle pareti che giustificano questo orrore!
Leggo cose del tipo: “ la modificazione genetica di animali e piante è un processo che esiste dalla notte dei tempi e che corrisponde alla selezione; dunque la modificazione genetica e necessaria per il miglioramento della specie umana” (!!!!???!!!!)
Ora, parliamone…
Anzi, facciamo che, pur non essendo minimamente d’accordo con quello che vedo, vi consiglio vivamente di fare un giro da queste parti a vedere la mostra perché di sicuro l’argomento apre questioni scottanti e apre anche gli occhi su cose che al mondo esistono da tempo (ma di cui nessuno ne parla mai!)
Tra l’atro il personale che organizza la mostra è molto cortese e assai disponibile a fornire numerose spiegazioni a qualunque domanda gli si rivolga.
Lo ribadisco, bisogna andarci! E’ una mostra un po’ defilata, che si tiene nascosta rispetto a molti altri “eventoni” (per carità, di tutto rispetto) che avvengono in questa settimana, ma ciò di cui parla è davvero molto interessante.
E se ve lo dice una che non condivide l’argomento potete crederci. 

Friday 20 April 2007 | 17:44

Event: ALL YOU NEED IS LIGHT + luce + energia via alemagna, 6
Vote: 


Giovedì 19. ore 18. Purtroppo le lezioni in università costringono a girare per gli eventi milanesi dall’ora aperitivo in poi. Anche oggi sono in Triennale dove i “lavori In corso” di preparazione sono terminati e sono sorti invece numerosi stand tutti contrassegnati dallo stendardo di Interni caratterizzante gli eventi del Fuorisalone.
Mi giro un po’ intorno cercando di capire di cosa trattano gli stand: piccoli gruppi di persone sono sedute in un’area intitolata “design on Stage”. Devono, chiacchierano, leggono.
Poco interessante, preferisco entrare in “Seasons Light By Mundus Vivendi” dove vengo accolta dal buio di una stanza piena di oggetti come particolari ma normali: vasi, sedute, piatti, tazze… suggestivo, soprattutto per gli schermi che proiettano immagini d’acqua, fuoco, terra.
Affascinata dal tema luce continuo la visita all’interno della Triennale nella mostra “All You Need Is Light”. Significative le scritte che aprono la mostra riguardanti il rapporto architettura-ambiente, ben studiata la posizione degli oggetti che vedo man mano che mi addentro nelle sale…sono a bocca aperta davanti alle bolle in vetro che pendono dall’alto in cui apparecchi elettrici e luci accese sono immersi nell’acqua…davvero suggestivo ascoltare musica da un i-pod immerso in una pozza d’acqua! Impossibile poi non vedere l’enorme nuvola appesa al soffitto che si muove come un enorme gatto che fa le fusa…con un po’ troppa fantasia!
La mostra mi piace, si rivela diversa dal solito, mentre rimango un po’ delusa dalle brevi installazioni che vedo poco dopo (sempre all’interno della Triennale) di Brionvega (che propone solo pannelli pieni di scritte) e uno stand che espone gioielli (se così si possono chiamare) che trovo davvero brutti (con rispetto parlando).
Mi ricarico vedendo la mostra di “Super Normal” curata da Fukasawa e Morrison dove però non mi è permesso fare foto; peccato, questi sì che sono oggetti interessnti!
Girovago ancora un po’ all’interno della Triennale tra le sedute poste in cima alle scale e il bookshop con gli stupendi vasi di Mendini e gli interessanti allestimenti di Food Design.
Esco soddisfatta dalla Triennale e dalle sue mostre (come sempre del resto) e riparto in vista di nuovi eventi nella metropoli milanese.   

Wednesday 18 April 2007 | 18:47

Event: Esterni presenta: La cena di tutti Cadorna FNM
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Secondo la postcard di Esterni circolante ormai da giorni al Politecnico, alle ore 17.00: inizio dell'evento "la cena di tutti".

Errore! Era alle ore 19.00 (com’era più prevedibile). Come inizio, non proprio dei migliori, ma niente panico, il trio (Anna, Eli, Michi) parte alla vista della Triennale.

Purtroppo anche qui lavori in corso: ancora tutto in preparazione, sia dentro che fuori, in più all'interno non si possono scattare foto…

Si rimedia però la guida di Abitare (qui “la cena di tutti” è alle ore 19…) e si passano in rassega un po’ di eventi e posti.

In men che non si dica siamo in via Durini. Anche qui un po’ tutto ancora in preparazione ma già qualche showroom è aperto. Ci s’infila da Porro dove il buffet è parecchio allettante, i mobili esposti un po’ meno…forse mi sono solo stancata di vedere arredi sempre tutti uguali!

Ambienti minimal, qualche decoro su tappeti e divani, soprammobili che sinceramente capisco poco (cosa c’entrano le lettere negli scaffali??); la noia sale subito ma ci si ricarica in via Clusone davanti alla collezione di graffiti adesivi Vynil che ridisegna il nuovo shop/ristorante Ciboh. Sono anche le 19.00, piena ora aperitivo…peccato sia a pagamento, le cose proposte sono davvero deliziose e sono servite su un piattino in plexiglas a forma di goccia tutti colorati: un packaging carino e originale!

Una nota positiva anche al personale composto da ragazzi giovani, simpatici e molto disponibili.

In conclusione, il posto è piccolo ma merita. C'è anche della buona musica, non da sottovalutare di questi tempi.

Con il depliant di Vynil sotto il braccio, si riprende la via di ritorno verso Cadorna per partecipare finalmente all’evento organizzato da Esterni; ora sì che è iniziato, sono le 20.00 e già comincia ad essere affollato.

Lunghi tavoli in cui gruppi di gente si affolla a poco a poco, una struttura centrale già affollata da troppo e da troppi…interessante il progetto  “Metrobosco” con i suoi tavoli e sedute in legno organizzate attorno ad un albero: incantevole luogo di sosta.

Voglio attaccare una scarpina ma mi viene sconsigliato da un ragazzo dell’organizzazione (presumo) che mi dice che ciò è contrario alla loro filosofia (???) e mi dà un depliant che dovrebbe spiegarmi perché (non capisco comunque e girandomi vedo giusto una scarpina gialla bene in vista su una colonna rossa di Cadorna).

poco male, c'è altro da fare, ad esempio dar retta a tutti quelli che ti trovi acanto per caso se ad un certo punto ti siedi a uno di quei lunghi tavoli nel piazzale; scena tipo Forrest Gump con sconosciuti che cominciano a farti domande o a parlarti di loro ma la situazione è bella per questo! la serata passa veloce tra una chiacchiera e l'altra, sono stanca morta ma l'aria di festa che si è aperta con questo evento mi dà la carica.

Niente mele come prima giornata, l'evento meritava e mi sono divertita.

Giudizio complessivo: povitivo! Speriamo sia sempre così e migliori durante la settimana!