Creval Art Galleries, 1987-2017, A Visual Story
La Triennale di Milano
Via Alemagna, 6
MILANO
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Aprile 2017
150 poster, cataloghi, inviti e foto d’allestimento per i 30anni di mostre delle Gallerie Creval. Con videoinstallazione e cover-movie per raccontare un progetto di identità visiva iniziato con Andy Warhol – Refettorio delle Stelline, “The Last Supper”, 22 gennaio 1987 – e sempre più interconnesso fra multicanalità, collaborazioni artistiche e azioni site-specific.
In occasione dei trent’anni dalla prima mostra al Refettorio delle Stelline (22 gennaio 1987: Andy Warhol. The Last Supper) inaugurata dall’icona della Pop Art con un’installazione site-specific dedicata al Cenacolo Vinciano, il Gruppo bancario Credito Valtellinese vuole raccontare il proprio impegno per l’arte contemporanea attraverso la "storia visiva" delle oltre 200 esposizioni prodotte nelle sue cinque gallerie.
A Visual Story è il sottotitolo dell’esposizione, a cura di Mario Piazza, che si concentra sul tema della narrazione per affrontare una duplice raccolta repertoriale attorno all’identità visiva delle Gallerie Creval: quella materiale, costituita da una selezione di 150 stampati fra poster, locandine, libri-oggetto, inviti e cataloghi tirati in proprio – o presso i principali editori internazionali – in trent’anni di esposizioni; quella virtuale, riprodotta in sala sotto forma di proiezione looping a scala ambientale, per illustrare al pubblico la traduzione spaziale degli stessi codici visivi.
Sull’asse della timeline l’avvicendamento degli autori di questa ‘visual story’, siano essi grafici, artisti o curatori, si è svolta all’ombra di Warhol – antesignano e capostipite dell’intera progenie – che in quel 1987 dirigeva il celebrato magazine Warhol’s Interview, per proseguire con il rigore formale dell’ufficio grafico di Leonardo Mondadori per i primi cataloghi coordinati da Philippe Daverio (fino al 1992), con l’eterogeneità iconografica di Donatella Volonté e Massimo Negri dell’agenzia Kriterìon e dallo "stile elvetico" di Marcello Francone, art director di Skira nella seconda metà degli anni ‘90, quando ai cataloghi delle Stelline era riservata una collana specifica.
Dai primi anni Zero la "corporate" delle ormai cinque gallerie – Milano, Sondrio, Firenze, Acireale, Fano – è sviluppata da una struttura di produzione interna alla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese (con il design di Leo Guerra e il coordinamento di Cristina Quadrio Curzio) ma aperta verso l’esterno.
Fondazione Gruppo Credito Valtellinese
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