La rivoluzione tecnologica degli ultimi decenni non ha soltanto introdotto nuovi strumenti di lavoro, interfacce di collaborazione, modalità di condivisione, ma ha principalmente trasformato il lavoro da operazione ripetitiva e prevedibile a processo esperienziale e mutevole, richiedendo così l’adattamento degli spazi dedicati.
Elle Decor Italia affronta quest’anno il tema della rapida e multiforme evoluzione degli spazi di lavoro, con un progetto che vuole restituire la complessità e la varietà dei cambiamenti in atto nel mondo degli uffici e proporre nuovi scenari. Il tema si ricollega allo studio della relazione fra analogico e digitale all’interno dello spazio abitato e all’osservazione degli stili di vita delle nuove generazioni che sono stati oggetto delle mostre precedenti curate dal magazine, ‘Soft Home’ (2016) e ‘ONLIFE Millennials at Home’ (2018).
La rivoluzione tecnologica degli ultimi decenni non ha soltanto introdotto nuovi strumenti di lavoro, interfacce di collaborazione, modalità di condivisione, ma ha principalmente trasformato il lavoro da operazione ripetitiva e prevedibile a processo esperienziale e mutevole, richiedendo così l’adattamento degli spazi dedicati.
In uno scenario in cui l’autonomia individuale e il senso di una cultura condivisa sono diventati fattori chiave, abbiamo osservato gli uffici configurarsi progressivamente come contenitori diversificati e flessibili dove sperimentare opzioni spaziali differenti per isolarsi o collaborare, sedimentare o condividere conoscenza. Inoltre, abbiamo appreso il progressivo aggregarsi di funzioni legate al benessere, allo svago, al retail, rendendo sempre più labili i confini tra sfera professionale e privata, sia da un punto di vista spaziale sia temporale.
In occasione del prossimo Salone del Mobile di Milano, nella cornice di Palazzo Bovara, edificio storico nel cuore di Milano, stiamo lavorando a un allestimento immersivo che sappia restituire tanto la complessità quanto la varietà dei cambiamenti in atto nel mondo degli uffici. Una rivoluzione, quindi, non solo spaziale, ma anche mentale, culturale e sociale.
Attraverso un percorso lineare, che si articola nella sequenza di stanze al piano nobile del palazzo per culminare nel giardino interno, rappresenteremo le declinazioni più significative dell’ufficio contemporaneo: una successione di 8 ambienti + 1, The Orchard, animati da presenze digitali ed esperienze interattive, pensati per raccontare concetti e forme di vivere il luogo di lavoro con una visione volta al futuro.
The Gate, punto di partenza, è l’ingresso alla mostra, la soglia oltre la quale si viene accolti, intrattenuti ma anche identificati. Il primo ambiente fornisce sin da subito le coordinate per orientarsi nel mondo di condivisione e non soltanto di lavoro, rappresentato da Elle Decor at Work. Ad accogliere il visitatore è una installazione digitale interattiva che ne registra la presenza in modalità immaginifica.
The Hub, subito dopo, è l’area pensata per il lavoro condiviso, il moderno coworking dove ciascuno, con la propria individualità, è comunque parte di una collettività. L’atmosfera infonde un senso di comfort visivo. Al di sopra delle work station, rigogliose presenze verdi, parte del progetto verde dell’architetto paesaggista Marco Bay, convivono nella stanza per migliorare il microclima e contribuire al benessere emotivo.
Attraverso una piccola area caffè si accede al terzo momento, The Exchange, dove le modalità del meeting si suddividono a loro volta in tre soluzioni, che vanno dalla più informale (con divani, poltrone e sedute) alla più avanzata (con postazioni “in piedi”, vantaggiose per la postura), fino a quella più avveniristica (una virtual meeting room con avanzati sistemi di conference call e data processing) dove, indossando dei visori VR, il visitatore potrà immergersi in uno spazio di lavoro virtuale in cui relazionarsi con i propri colleghi.
Il percorso continua con The Theatre. Come in un set scenico, qui si sperimenta l’utilizzo di elementi mobili e strutture versatili che possono adattare l’ambiente al programma di attività organizzate dalle aziende, quelle esperienze collettive che creano spirito di gruppo e contribuiscono all’arricchimento individuale.
L’importanza dell’equilibrio psico-fisico è promossa e sostenuta dalla stanza chiamata The Nap Bar. Lungo le sue pareti curve, sono ricavati micro-spazi individuali in cui ritrovare la propria privacy, abbracciati dalla morbidezza dei tessuti e accompagnati da luci rilassanti.
The Studio è invece un ambiente dove quinte fluttuanti separano spazi pensati per chi organizza il proprio lavoro nella casa in cui vive, anche solo per brevi periodi (si pensi a piccole case studio all’interno di aziende, o alle stanze di un hotel).
The Archive è il luogo della memoria, l’archivio che da luogo statico in cui si sedimenta il passato diventa un dispositivo di scambio e interazione. È progettato come un caveau multimediale dove 9 grandi contenitori dorati uniscono l’experience tassonomica, o della classificazione – con tecnologie social e digital di ultima generazione – a quella più storica, che racconta l’evoluzione dei luoghi di lavoro dagli anni ’50 ai giorni nostri attraverso i progetti degli spazi e degli arredi più rappresentativi di sempre.
Alla convivialità è dedicato The Restaurant, un luogo dove al consumo dei pasti è riconosciuto un ruolo centrale, sia dal punto di vista spaziale sia da quello relazionale. È un contenitore ibrido e dinamico, il posto in cui ritrovarsi per parlare e mangiare insieme, scegliendo ognuno il proprio tipo di cibo che, durante il periodo della mostra, sarà aperto al pubblico durante la pausa pranzo.
Perfettamente integrato nel percorso The Orchard, il cortile, è il cuore pulsante della scena ed è progettato con un sistema di stanze all’aperto, circondate dal verde, dedicate a pause relax e benessere, dove ricaricare corpo e spirito. Sinergico con il concetto di una nuova qualità della vita nei luoghi di lavoro espresso nelle sale indoor, The Orchard vede l’intervento di landscape design di Marco Bay che l’ha trasformato in “un giardino romantico contemporaneo” con fitte quinte di Bambù, specie esotiche e alberi fioriti di pesco selvatico.
Nello storytelling della mostra un ruolo importante sarà svolto da Pinterest. Al suo debutto alla Milano Design Week, il rinomato motore di scoperta visiva, perfetto per trovare idee e ispirazioni, ha scelto come partner istituzionale Elle Decor Italia e la sua piattaforma multimediale. Con miliardi di idee per l’home decor (i Pin), Pinterest è diventata sempre più una destinazione per design lover. Più di 250 milioni di persone da tutto il mondo usano Pinterest ogni mese per scoprire idee in linea con i propri interessi e oltre 2 milioni di queste vengono salvate su Pinterest in Italia.
In mostra, nelle diverse stanze, saranno presenti i Pincode, codici personalizzati che possono essere scansionati con la fotocamera visualizzata nella barra di ricerca dell’app. Servono a scoprire idee, prodotti e altri contenuti curati su Pinterest da brand e magazine come Elle Decor Italia. I Pincode che si incontreranno in Elle Decor at Work saranno collegati a bacheche create apposta per guidare i visitatori lungo il percorso espositivo, inspirarli, fornire approfondimenti.
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Elle Decor at Work. The Evolution of Workspace
Palazzo Bovara, Milano
8 – 18 aprile