L'intervista
La versione di Matteo Thun sul Fuorisalone
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Cosa significa il Fuorisalone per te?
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Il Fuorisalone per noi è come le Olimpiadi per una maratoneta – finito uno, si inizia a preparare il piano di allenamento per il prossimo chilometro (da Fuorisalone a Fuorisalone). Vorrei che l’effervescenza del Fuorisalone rimanesse 12 mesi.
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E cosa significa per Milano?
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Milano si riempia di persone, di creatività, di vita, di entusiasmo, di voler fare. A Milano siamo una grande famiglia che condivide impressioni ed esperienze, durante il Fuorisalone la famiglia si allarga e diventa ancora più internazionale.
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La cosa fondamentale che hai scoperto o imparato al Salone
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La consapevolezza che uno showroom è molto più efficiente di qualsiasi stand fieristico – l’atmosfera che si crea al Fuorisalone non è paragonabile.
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Il tuo luogo del cuore durante la Design Week
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Sono le cene di mezzanotte con i colleghi e amici, dopo una giornata di entusiasmo, mille impressioni e nuove conoscenze, ci si ritrova per ripassare e terminare la giornata insieme.
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Quale zona del Fuorisalone consigli di non perdere?
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Sicuramente Brera, che tra l’altro non è solo la zona più “effervescente” del Fuorisalone, è anche “casa mia” dove abito da trent’anni anni.
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Cosa e dove mangi nel corso di quella settimana?
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Durante la settimana del design mi nutro più di impressioni, idee e dell’entusiasmo… Un posto dove mangio sempre molto volentieri nel cuore di Brera è la Latteria di San Marco, un luogo autentico e tipicamente milanese, simbolo della semplicità della cucina Italiana.
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