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“Petals from Tokyo” è per Sergio Calatroni il frutto di una ricerca personale sulla bellezza e si compone essenzialmente di fotogrammi di petali. I petali che cadono dagli alberi..., il manto di petali sul letto degli sposi, i petali che incontro nel mio cammino, che durano un momento e che voglio ricordare” (Sergio Maria Calatroni, Settembre 2016, Tokyo). Le immagini di Calatroni danno vita ad una collezione altamente poetica ed esclusiva di 8 soggetti fotografici proposti in carta da parati sinonimo di tendenza e sperimentazione visiva al limite dell’opera d’arte, capace di tramutare la superficie di una parete in un’originale scenografia. “Abitare con i petali per me è una novità, una trama sconosciuta: è come entrarci dentro e farsi avvolgere dal colore, dai movimenti e dalle sinuosità di questi altri esseri da scoprire e da vivere.” (Sergio Maria Calatroni, 2017).

La collezione “Atelier” nasce dall’incontro delle diverse creatività espresse da 3 rilevanti designers del panorama internazionale: Anna Gili, Maria Christina Hamel e Pietro Gaeta.

I soggetti presentati dalla Gili sono (in parte) un’interpretazione grafica della sua concezione di spazio ispirato ad un “Loft delle meraviglie - Wonderloft", dove il colore gioca un ruolo da protagonista e tende a rendere lo spazio come una macro pittura tridimensionale che diventa ambiente. Un processo inverso a quello di un pittore che quando dipinge, porta l’esperienza reale sulla tela piatta e bidimensionale. Il colore nell’arredo è per me elemento strutturale che compone e dà forma allo spazio - Anna Gili.

“Fauna e Flora” La collezione disegnata da MCH ispirata da atmosfere pop e metafisiche contaminate da trame della tradizione giapponese. “Fauna e Flora, la natura innaturale portata nelle nostre stanze con il disegno che rivela i nostri sogni” (Maria Chrsitina Hamel). Le grafiche proposte in questa collezione rappresentano un’interpretazione tridimensionale della natura nella dimensione domestica.

La collezione Atelier si conclude con le proposte di Pietro Gaeta che propone un sapiente gioco di intrecci, mix di colori, disturbi e sovrapposizioni che creano scenari inaspettati. "I rivestimenti superano la classica ripetizione dettata dalle dimensioni del rotolo di soggetti di piccole dimensioni o dall’esasperazione grafica delle normali carte da parati, per arrivare alla riproduzione di grafiche e di immagini fotografiche di grandi dimensioni. Un pattern in continua variazione sull'intera superficie, l’arte totale, si integra e diventa architettura in grado di comunicare nuove sensazione che vanno al di là della tela appesa in soggiorno". (Pietro Gaeta)

Continua la ricerca di N.O.W. Edizioni, che attraverso un percorso creativo segnato dalla direzione artistica di Pietro Gaeta, designer e art director, individua una strada a cavallo tra design, arte e moda, che quest’anno si arricchisce del contributo di nuovi artisti e designers attivi sulla scena internazionale: Sergio Calatroni, Anna Gili, Maria Christina Hamel. “Dopo la mia collaborazione dello scorso anno con Alessandro Mendini con il progetto "4 mani”, ho ritenuto opportuno allargare gli orizzonti della N.O.W. Edizioni con altre risorse e per questo ho invitato a collaborare a questo progetto alcuni amici e colleghi con i quali ho condiviso gli anni del debutto milanese presso l’Atelier “Mendini”, erano gli anni delle ultime avanguardie e della nascita del “fuorisalone" (Pietro Gaeta). "Le nostre collezioni sempre propositive e attente alle innovazioni trovano riscontro sia nel mercato interno che all’estero, in questi primo 5 anni di attività abbiamo conquistato quote di mercato importanti soprattutto in Europa e oltreoceano dove sicuramente il made in Italy ha un valore ancora molto importante. Di recente, abbiamo inoltre concluso un accordo di distribuzione in Medio Oriente con una società che ha base tra Dubai e Teheran con la quale stiamo sviluppando importanti progetti. L’obbiettivo che ci proponiamo con queste nuove collezioni che presentiamo quest’anno è quello di strizzare l’occhio all’estremo Oriente e soprattutto al mercato giapponese" (Stefania Nicolini).

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