SIDE BY SIDE | Transit Design for the City 2016

SIDE BY SIDE>>>Transit Design for the City 2016  è a cura di T 12 lab in collaborazione con                                   NABA Nuova Accademia di Belle Arti

Dopo aver lanciato, nell’aprile 2015 in occasione del Fuori Salone, la prima edizione di TRANSIT Design for the City con due workshops : “Puzzle Table” condotto dal designer Sidiki Traoré di Bamako (Mali) e “Schiscetta - Lunch Box” con il supporto di Amorim (leader mondiale nella produzione di sughero), T 12 lab presenta TRANSIT DESIGN FOR THE CITY 2016.

Nel filone dell’edizione precedente sono stati organizzati due workshops. Un'attività sperimentale di riciclo, a cura di T 12 lab per la costruzione di progetti di sostenibilità ambientale e consumo critico, attraverso laboratori inclusivi con studenti e giovani lavoratori di provenienza multietnica e persone con disabilità uditiva in collaborazione con NABA Nuova Accademia di Belle Arti, il Pio Istituto dei Sordi di Milano, la Fondazione Adolfo Pini, il Centro Ireos Onlus, il servizio No Barriere alla comunicazione e Abarekà Nandree Onlus

Il tema di quest’anno è stato quello di progettare numerose installazioni per parchi urbani realizzati con l’uso di scarti industriali e rifiuti urbani di vario genere. Oggetti di design per esterni che indagano sul tema del dialogo e della comunicazione, invitandoci a oltrepassare le barriere culturali, etniche e fisiche,  a scombussolare i sensi per aprirci a nuove percezioni.

I risultati di questi laboratori, verranno presentati al pubblico in due luoghi diversi.

Il primo appuntamento si terrà presso la sede di T 12 lab in via dei Transiti 12 dove una mostra dedicata al processo di costruzione e al progetto nella sua complessità verrà presentata dal 13 aprile 2016 al 17 aprile 2016 comprendendo installazioni, oggetti di design, foto e video.

Oltre all’esposizione da T 12 lab, verrà allestita una mostra nel Parco del Pio Istituto dei Sordi di Via Jesi 2 che riapre al pubblico per due giorni dopo trent'anni di abbandono con un percorso paesaggistico in cui saranno collocati installazioni e oggetti da esterni incentivando la conoscenza dell’altro, della natura, della prossimità e  del gioco condiviso in un terzo paesaggio urbano.

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