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Il "chilometro zero" del design presentato al Fuori Salone 2012



Dal 17-22 aprile 2012 la prima piattaforma italiana per il design a chilometro zero che mette a rete giovani designer e artigiani debutta durante la design week milanese.



Nel contesto dell'evento collettivo Fuori di Design promosso da Materioteca© presso gli spazi di via Savona 97 a Milano, nel cuore del "Creative Village" ed inserito nel circuiti ufficiale di Interni, il progetto Slowd viene presentato al pubblico.



Comprare online a Milano un prodotto pensato a Palermo da un giovane designer per vederlo costruito e consegnato dall'artigiano sotto casa? Slowd inventa il "chilometro zero" del design e cerca di ridare vita alle potenzialità dei nostri artigiani, alle piccole imprese e ai giovani talenti che non trovano un'opportunità per guadagnare coi propri prodotti.



Slowd cerca di costruire un processo a "chilometro zero" che parte dal progetto e finisce con la sua consegna al cliente attraverso il lavoro dell'artigiano più vicino possibile alla destinazione finale del pezzo stesso.



Il prodotto di qualità deve essere pensato, costruito e consegnato al miglior prezzo possibile, rendendo tutti partecipi del processo e in relazione l'uno con l'altro, pensando di contribuire alla rinascita di una coscienza collettiva che torna a percepire il senso delle cose fatte con manualità ed esperienza e a riconoscere il valore dei progetti e delle idee.



Slowd è una piattaforma che mette in relazione cliente, designer e produttore creando una filiera corta a vantaggio di tutti.



A vantaggio di tutti significa:



- portare a tutti il design ad un prezzo accessibile, diffondendo cultura e coscienza del progetto



- riconoscere ai giovani designer emergenti royalties che altrimenti non riuscirebbero a ottenere lavorando con l'industria,



- restituire agli artigiani un ruolo nella realizzazione degli oggetti che popolano le nostre case.



Viviamo in un mondo in cui gli oggetti della quotidianità vengono venduti a prezzi dopati dai costi di comunicazione,



branding e filiere troppo lunghe.



Quando il prezzo è basso, siamo abituati a pensare (e spesso è davvero così), che quel prodotto sia stato assemblato in un lontano ed alienante stabilimento orientale; questa induzione nel nostro modo di pensare ci ha resi incapaci di ricordare che fino a pochi decenni fa i nostri mobili e molti degli oggetti a cui siamo affezionati venivano costruiti da persone con una profonda conoscenza del loro mestiere, da artigiani capaci di una qualità impensabile per la produzione di serie. La filiera del commercio dell'arredo con i suoi ricarichi renderebbe inavvicinabili tali manufatti al grande pubblico senza comprimere il guadagno di chi li produce, senza impiegare materiali e processi inquinanti (dai prodotti alla movimentazione delle merci in sé).



Così come il produttore, anche chi progetta si trova in una condizione sfavorevole. A gente appassionata e capace come i giovani designer che spesso non trovano possibilità di realizzare i loro progetti perché senza una produzione in larga scala non si può fare produzione, Slowd cerca di dare un'alternativa in più.



Slowd nasce per essere parte di un'inversione di tendenza, per parlare di modelli di lavoro, di prodotto, di distribuzione e di consumatori diversi, di una piccola rivoluzione.



Slowd nasce a Modena da un'idea di Andrea Cattabriga, modenese nato a Carpi (MO) classe '81, figlio e nipote di artigiani e con studi di architettura alle spalle, deciso ad intraprendere un percorso di startup all'insegna della sostenibilità etica e tecnologica del design, delle risorse territoriali e del recupero in chiave contemporanea dell'inestimabile patrimonio di conoscenza dei nostri artigiani. Esposti a Milano alcuni dei suoi progetti più recenti.



All'evento milanese partecipa anche Sebastiano Longaretti, architetto e artista nato a Costa di Mezzate (BG) classe '79, da tempo impegnato nel design e promotore del progetto Slowd. Esposti alcuni dei suoi prodotti, tra cui il Pin, fortunato esempio di prodotto lanciato da Slowd e poi divenuto parte della collezione dell'azienda Play+.