Gli Oggetti Poeticamente Modificati salveranno il mondo.

Gli oggetti poeticamente modificati salveranno il mondo. Questa affermazione potrebbe sembrare un po’ azzardata ma forse l’unico modo per limitare la produzione sconsiderata di oggetti inutili e di scarso valore è alzare la qualità dell’oggetto e iniziare ad amarlo e usarlo fino in fondo.

L’oggetto poetico vive con l’uomo che lo possiede, è carico di significato e di significante e porta con sé storie infinite e infinite avventure.  Dobbiamo ritrovare il valore dell’oggetto, rimettere al centro della nostra vita il senso di utilità e di durata degli oggetti che possediamo, ridurne il numero e conservarli per tutti gli anni che possono durare. Il consumismo ci ha fatto dimenticare che, solo pochi anni fa, spesso una pentola, un mobile, un orologio o una bicicletta dovevano durare l’intero arco di una vita e a volte venivano lasciati in eredità ai figli che li facevano diventare oggetti trans-generazionali. Non possiamo più permetterci di buttare le cose: il termine usa e getta era un termine  già blasfemo quando venne coniato. Ora più che mai l’oggetto, anche quello di uso comune, deve diventare sempre di più usa e conserva, usa e ama. 

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