IMPRESSIONS
Galleria Clio Calvi Rudy Volpi
Via Pontaccio, 17
MILANO
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Aprile 2018
architetture di carta
Un foglio di pasta di cellulosa (ricavata dai tronchi di betulla o di pioppo), di colore avorio, leggermente schiumosa ma delicata e solida come un cartone, può essere pressata sotto torchio e diventare un materiale da costruzione, con bassorilievi di figure e segni decorativi.
Nascono così oggetti che hanno l’aspetto di una architettura di pietra, la solennità e il mistero di una parete primitiva, mentre in realtà sono soltanto scatole vuote, paradossi della nostra capacità di giocare con l’identità del mondo, trasformando la carta in marmo, il marmo in plastica, la plastica in legno, il legno in metallo.
Questo è del resto il ruolo dell’ Arte, della Poesia, della Filosofia, così apparentemente inutili e fragili, ma capaci di restare uniche testimonianze di Imperi e Civiltà scomparse.
Un mondo di scatole vuote forse è migliore dei monumenti di pietra, destinati a diventare rovine, travolte sotto il peso del proprio corpo solido.
Lo spazio invaso da cristalli di carta, simili a pensieri confusi, si svuota progressivamente fino a liberare del tutto la mente da ogni preesistenza, per tornare a una condizione germinale per nuovi teoremi e progetti provvisori
Andrea Branzi
Esposizione
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