Utilità durata leggerezza: tre parole per il design del "presente"

Il design, come tramite tra l’uomo e il suo ambiente, non ha più solo il compito, oggi, di trasferire ai prodotti di serie le qualità estetiche dell’artigianato, come fu per il Bauhaus che realizzò il connubio tra arte e macchina. Il suo compito non è più neanche quello di elaborare l’estetica del prodotto di massa, come fece la scuola di Ulm.

Il design deve assumersi il compito di farsi interprete di nuovi bisogni: non più bisogni “indotti”, forzati dalla logica del consumismo, ma esigenze più profonde e ragionate secondo un processo che riporti l’attività dell’uomo in un rapporto più sereno con se stesso e con il suo ambiente. E’ un processo in fase iniziale ma crediamo che questa sia la chiara direzione per interpretare correttamente un design calato nel presente.

UTILITA’. E’ una delle parole chiave di questa trasformazione. Si promuove cercando nel progetto un grande rigore, riducendo il prodotto all’essenziale ed eliminando gli sprechi.

DURATA. Sottintende non solo un’idea di solidità: in questa parola è contenuta l’idea di buona costruzione, di qualità dei materiali, di cura delle finiture.

LEGGEREZZA. L’oggetto ridotto all’essenziale diventa leggero. Non soltanto in senso fisico ma anche in senso formale-visivo.

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