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PROMOSSO DA:
LOCATION:
INDIRIZZO:
ZONA:
La Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano
Danese milano
via san nazaro in brolo, 15
P.ta romana
GIORNI:
17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22
DANESE rinnova la sua collaborazione con la Libera Università di Bolzano ospitando in occasione del Salone del Mobile i risultati di “in vitro veritasâ€, un progetto della Facoltà di Design e Arti realizzato insieme a Vetroricerca-Bolzano, due centri di formazione e ricerca di eccellenza in Alto Adige.
Il progetto condotto da Kuno Prey, Simone Simonelli e Carmelo Marabello ha coinvolto 22 studenti e ha portato al centro dell’attenzione il vino e il suo miglior contenitore, il vetro.
Il coinvolgimento di importanti cantine vinicole, di noti enologi e degli esperti di Vetroricerca hanno dato vita a sinergie d’eccellenza e consentito agli studenti un approfondimento altamente qualificato del tema trattato. Durante il percorso progettuale, il mondo del vino e del suo consumo sono stati oggetto di analisi per realizzare nuovi prodotti che diano più risalto alla qualità dei vini e sviluppare magari anche una maggiore consapevolezza nel consumo.
Bere del vino è un gesto culturale, cultuale, un agire complesso che rintracciato storicamente ci racconta molto dell’umano e delle sue vicende. Se il bere è una forma culturale, la storia del vino s’intreccia allora con la storia della sua produzione e del consumo, con una storia di tecniche e di materiali, di simboli e necessità , di concetti e aggettivi, di qualità e qualificazioni. Bottiglie, bicchieri, decanter, ci introducono, nel segno della trasparenza del vetro, a gradazioni del colore, percezioni di calore, impugnature, steli, codici delle forme e delle funzioni dei contenitori, della storia culturale del vino e del vetro. Dai rituali religiosi alle pratiche di consumo, alle strategie d’identità culturale- il bere bene, il lusso, la cultura slow food, la scelta di consumi di vini biologici- il vino e il vetro ci restituiscono culture locali e globali, esperienze di luoghi e di tempi, forme sociali e simboliche di investimento e divertimento.
Danese metterà in mostra una selezione di 6 progetti di bicchieri. Alcuni di questi sono stati pensati per organizzare in un modo più razionale ed efficiente lo spazio negli scaffali e armadietti, altri sono stati ideati per gustare un buon vino esaltandone le proprietà olfattive, altri ancora hanno affrontato il tema del bere in compagnia fino a condividere momenti di intimità .
17-22 aprile 2012
10:00-21:00
DANESEÂ +
Via Canova 34
DANESE SHOWROOMÂ
P.zza San Nazaro in Brolo 15
Crediti
Idea e coordinamento Kuno Prey
Contact
Hannelore Schwabl, Communication & Events
Tel. +39.0471.015 007
hannelore.schwabl1@unibz.it
www.unibz.it/design-art
www.vetroricerca.it
www.danesemilano.com
In vitro veritas
Breve descrizione dei progetti esposti
BicchiEretto
design: unibz.it | marta angelini
BicchiEretto, un tradizionale bicchiere per il vino con una sottile estensione alla quale poter fissare speciali stuzzichini. Oltre alla comodità di poter tenere cibo e bevanda in un’unica mano, la possibilità di giocare con vari bocconcini conferisce al bicchiere un valore estetico molto caratterizzante. Il bicchiere accosta così altre funzioni, le suggerisce e le produce. Il bere si accompagna al cibo. La forma dà nuova esperienza al tempo del cocktail, al gioco della socialità .
OmoziGOTO
design: unibz.it | giovanna bampa
Due calici sopra un tavolo, affiancati l’uno all’altro: le coppe si toccano. La silhouette che si forma tra di essi diviene, quasi, un calice capovolto. È come progettare un calice muovendo dallo spazio invece che dal volume che questi due bicchieri non occupano. Saturare il vuoto e creare una forma simmetrica, ad incastro, quasi come un puzzle, dove i calici come dei tasselli si completano reciprocamente e occupano, in fondo, meno spazio in larghezza, una piccola chimera trasparente in uno spazio minimo.
Party of 5
design: unibz.it | sol kawage
Party of 5 è una famiglia di bicchieri che condividono un unico stelo in metallo. Una matrioska di trasparenze, vetri, funzioni. Una generazione di forme pensate per occupare il minor spazio possibile, anche in lavastoviglie. Una coppa grande per il vino rosso al cui interno ecco un’alto bicchiere da rosso, un bicchiere da bianco, una flûte da champagne e, infine, un bicchierino per la grappa. Lo stelo intercambiabile è collegato alle coppe per mezzo di un piccolo e potente magnete.
Aroma
design: unibz.it | chiara perissinotto
Il bicchiere Aroma vuole modificare l'approccio al vino riconfigurando il gesto imposto dalla forma tradizionale del bicchiere che rende il contatto molto formale e distaccato. Aroma propone di lasciarsi alle spalle le buone maniere e di gustare il vino con due mani da un recipiente che, per la sua forma molto aperta, favorisce un contatto più naturale e arcaico, e che ne esalta le proprietà olfattive. Un piccolo viaggio verso il primitivo per una nuova e antica forma di sensibilità .
Twist&Swing
design: unibz.it | matthias pötz
Twist&Swing sono bicchieri da vino con la forma della coppa a spirale, una forma organica. Il movimento del bicchiere produce una sorta di rivoluzione dolce del vino lungo il percorso a vite della spirale, a favorire lo sviluppo del bouquet. Il semplice profilo della rotazione disomogenea dà un forte impulso alla progettazione, richiama alla memoria l'arte delicata della soffiatura del vetro. Evoca l'individualità dei singoli vini e delle annate. Suggerisce ed esalta la percezione differenziata degli odori.
Amplesso
design: unibz.it | chiara salin
Questa coppia di bicchieri è una strizzatina d’occhio molto evidente per gustare un buon vino, ridere e scherzare e magari anche condividere momenti di intimità . Il bicchiere è qui una trasparente provocazione. Un invito curioso, una traccia possibile nell'esperienza del bere, un invito al design come tecnica dell'esperienza, come invenzione di questa.