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Non so come abitualmente si presenti la situazione traffico a Milano, ma sicuramente il Salone del Mobile ha dato un grande aiuto a crearne molto ma molto di più.
E la gente sclera e si infastidisce, col tram che non arriva, con la signora davanti perchè cammina piano o ha il passeggino, con il parcheggio, con lo stand che non riesce a vedere, con i ragazzi che distribuiscono volantini, con i camioncini dei panini, con le entrare con il pass e quasi sicuramente anche con il colore dei calzini della persona che li segue.
Tranquilli, si sa che è così, sia per chi ci vive, sia per chi ci arriva da turista.
Lo sanno tutti che se si arriva all'ultimo momento il posto in prima fila è già occupato.no?

Osservazione doverosa.Post critico.


In via Forcella, anteposto a Superstudio 13, c'è un orticello con delle casette in legno, made in Cibic.
Studiate su moduli e costruite in legno d'abete su struttura in acciaio, sono disponibili in una settimana e non necessitano ne di fondamenta e nemmeno di autorizzazioni comunali.
Il prezzo si aggira sui 50mila euro, per un'abitazione con tutti i comfort e di dimensioni tranquillamente vivibili. Niente male!


E' una signora minuta, capelli raccolti e grandi occhialoni, è impossibile non riconoscerla.
Prevale subito una grande accoglienza al confine tra il rustico e l'artistico.
I progetti esposti sono molto vari: all'esterno creazioni al limite tra la scultura e l'artigianato mentre all'interno, locate nei vari piani, si trovano abiti, sedie, orologi, lampade e anche vere e proprie opere d'arte.
La sezione dedicata al riutilizzo dei materiali, però, è quella che ha catturato il mio interesse.
Ci sono lampade create con le confezioni di polistirolo di alcuni alimenti, un calcetto balilla con le suole in gomma delle ciabatte, ancora lampade ma con i calzini e via così.
Penso che ad attirarmi sia stato proprio il contrasto con le esposizioni di zona Tortona, più predisposte all'impatto e alla tecnologia rispetto a quelle dello spazio Orlandi molto più semplici e apparentemente più funzionali.


arrivare a milano gestirsi coi mezzi pubblici girare e capire....mica semplice eh?
Per quanto io mi sia girata due giorni di fila zona tortona penso ci siano ancora angoli da scoprire....si moltiplica quel posto!
Tante cose...con differenti livelli di qualità....il limite del design dov'è?
Perchè se ti giri il fuorisalone in giornata non puoi più di tanto capire..ma ripassandoci cogli qualche sfumatura in più...e non è sempre come te l'aspetti...
Attendo...!
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