Designers, aziende piccole, medie, grandi, piccoli professionisti, grandi creativi... idee...originalità nell'elaborazione di concept... ricerca di materiali, colori, tessuti... studio di strutture, dettagli, anatomicità, leggerezza, usabilità, accessibilità, ecosostenibilità, design for all....tutti grandi valori che accompagnano grandi progetti di design....e mi riferisco al settore del prodotto arredo, e nello specifico al piccolo grande mondo delle sedute. Ma di fronte a segnaletiche, improvvisate o meno, che mi vietano di usarle, sedermici, toccarle, resto spiazzata e non capisco....è come se un pittore esponesse una propria opera in un museo e vietasse ai visitatori di poterla ammirare.....ahhh, sti designer!!!!

Consiglio di andare a vedere lo spazio della Seletti, a me piace sempre nonostante in effetti ormai scarseggino le idee visto che è da tre anni che riciclano sempre le stesse ampliando semplicemente i pezzi della collezione, cmq a mio parere sempre degni di nota...

DISTICTION si legge nel banner all'ingresso di questo poco luminoso showroom.
Forse l'obiettivo del progettista era quello di evidenziare l'aspetto formale degli oggetti in esposizione, isolandoli SISTINGUENDOLI dal resto grazie ad un gioco di spot diretti e lasciando il resto all'oscurità!
In parte obiettivo raggiunto, ma la sensazione dominante è un senso claustrofobico che colpirebbe anche un minatore!
In quanto agli oggetti in mostra, qualcuno li definirebbe pacchiani, ingombranti, pesanti, ma se è vero che "E' bello ciò che piace" allora ad ognuno di noi il proprio personale giudizio, cosa certa è che si DISTINGUONO.

Come ogni fuorisalone che si rispetti, anche quest'anno ci sono miliardi di eventi da seguire, tuttavia a parte qualche "raro colpo di fortuna", sembra di non arrivare mai nel momento giusto...inoltre, nonostante si tenti di vedere più cose possibili e ci si imponga di arrivare con un programma prestabilito, una volta arrivati in zona, ci si abbandona immancabilmente al destino, facendosi trascinare dalla massa di persone e lasciandosi trasportare ovunque da questa...che alla fine probabilmente è il lato positivo del fuorisalone...
In tal modo ci si dimentica per una settimana del resto del mondo e si vive "alla giornata", cercando di recepire il più possibile per poi tornare alla routine che contraddistingue ognuno di noi e ricordare i giorni passati come un sogno nebuloso e delirante, che tuttavia ogni anno cerchiamo di rivivere!

Zanotta, quando ci si entra già lo si sà.
Oggetti che vanno capiti, ascoltati, narrati. Oggetti storici e recentissimi, icone e non.
Un'esposizione che và vista e rivista, per poter cogliere a pieno la storia, la filosofia, l'anima degli oggetti offerti al pubblico.

Nuove proposte e vecchie glorie, presentate nelle stanze del sontuoso palazzo Borromeo.
L'esposizione si estende in 5 ambienti, dove le vecchie raffinate finiture sulle pareti creano un ambiente romantico e senza tempo, adattissimo alla collezione in mostra.
I massicci lucernari, le altissime finestre, offrono uno spunto in più allo spettatore che può giocare coi riflessi offerti dalle superfici.

niente di nuovo, ma gradevoli ed equilibrati gli oggetti proposti in questo spazio.
Buona scelta delle luci, accostamenti di colore e sfruttamento dello spazio a disposizione.
La cordialità del personale fà da cornice all'esposizione che se difficilmente lascia il segno per innovazione sicuramente la si visita con piacere.

showroom magazzino deposito boutique...
lo spazio ikea espone alcuni degli oggetti "d'autore" completi di prezzo e didascalia,
come spesso li si vede negli spot e nei magazzini ufficiali.
Il tutto, naturalmente, sempre coerente con la filosofia ikea, semplice, pulito, naturale se si può.

Vien quasi da cercare il metro in carta e la matita!

so che non si origliano le conversazioni altrui, ma con questa non sono riuscita a farne a meno:

signora n°1 :
"Quest'anno sono delusa dalla design week...non c'è nulla di esaltante, non c'è quell'idea innovativa che ti lascia di stucco!"
signora n°2:
"eh cara mia, ma ormai quei tempi sono finiti...ormai bisogna lavorare solo sui piccoli particolari di cose già esistenti....la creativià è morta!"


....che faccio, continuo a studiare design o cambio facoltà?

Si è mai vista una E reporter che va al satellite priva degli strumenti di lavoro??? Bene, sì, io, me medesima, eccomi. Arrivo nel padiglione 24, accendo la mia fedele canon e....MEMORY CARD ASSENTE! NOOOOO!!! Tristezza infinita! Ma non posso lasciarmi sopraffare, quindi prendo il mio telefonino (che nonostante sembra sia il telefono giocattolo dei bambini, si difende quasi bene) e mi diletto in qualche scatto.

Satellite carino.
E carino implica che ormai, al 4 salone satellite, avverto un senso di insoddisfazione che boh...mi lascia senza niente in testa. Salvo solo un unico stand, quello della scuola di design di Chicago con OBJECT FOR THE AGE OF OBAMA. Un vero e proprio esercizio di stile. Niente a che fare con intenti politici, solo progetti. Alcuni veramente degni di nota, tipo il decanter con la base conica che si muove come una trottola.

Salone...beh. Salvabile.
Standing ovation per 3 stands in tutto. E non perchè si tratti di brand importanti ma perchè gli allestimenti erano veramente ben fatti, interessanti, coinvolgenti e soprattutto permettavano un buonissimo rapporto di interazione tra utenti e prodotti. In ordine di preferenza Foscarini, Kartell e Flos. Il primo punta maggiormente sulla "didattica" e sulla spiegazione dei signoli progetti, il secondo sull'ironia e il terzo sull'emozione.

Voto complessivo: 6
e senza neanche il debito...voglio proprio esser buona!

...giovani che ci insegnano che le grandi cose si possono fare partendo dal basso, dal piccolo, dal defilato...
questo è il fascino del riutilizzo, alla fabbrica del vapore...ed anche allestimento davvero bello

www.dismettiamola.com

Chi non ha mai messo il dito direttamente nel vaso di Nutella? Ecco un biscotto che si indossa come un ditale e può essere immerso nella crema preferita...
I ricambi degli spazzolini elettrici possono essere montati, come gioielli, su anelli di plastica e diventare preziosissimi strumenti occasionali per l'igiene dei denti...
Una piastrella di ceramica per bagni pubblici decorata come il più classico dei quaderni diventa una superficie così ordinata per le scritte clandestine...
Un tappetino da bagno con ciabatte integrate permette piccoli spostamenti dopo la doccia....

....queste e altre piccole ma grandi idee, che sicuramente faranno sorridere, alla fabbrica del vapore.

stupenda la sensazione da cui si è avvolti nella galleria Antonia Iannone in corso garibaldi.
le bucce di cacao che compongono il pavimento dell'esposizione di Aldo Cibic sprigionano un profumo meraviglioso ed una sensazione al passaggio ineguagliabile...
vale la pena andarci...sia per il pavimento che per le installazioni!

...in un mondo variopinto di infiniti palloncini colorati, lo studio francese dei 5.5 festeggia il suo compleanno con un allestimento decisamente festaiolo e mette in mostra la sua vena di salvatore di oggetti vecchi e di oggetti scartati dal mercato, venduti alla modica cifra di 1 euro a pezzo!
Un salto in Corso Magenta 63 merita davvero!

la triennale questa'anno mi ha davvero stupito!!!
fin'ora è stata la visita più gradita...
domani però voglio rivedermi con calma tortona e poi anche il salone satellite...

You get "milanish" just when you get your first bus by yourself

...e fu così...ieri i mio primo autobus, o mezzo di superficie che dir si voglia...con calma e per piacere, il sottoscritto ancora non si è trasferito, quindi dal paesello di montagna veniva a Milano e prendeva solo il passante per la Bovisa o la metro per andare in Cadorna...e non sa ancora bene dove diavolo siano l'uno e l'altro punto rispetto a quei pochi riferimenti tipici....ma sta imparando, ehm, sto imparando...per ora so solo che la 61 da viale Romagna arriva in Cadorna, che per arrivare in porta Romana si prende la 23 da p.ta venezia, oppure la 9 da cinque giornate, oppure la 62 sempre da viale Romagna..

con calma e per piacere, ma sono finalmente arrivato in città

Splendida festa in Triennale per l'inaugurazione della mostra "il fiore di Novembre". Un po' di ressa all'ingresso, come ogni grande evento che si rispetti. Una volta dentro, per i pochi fortunati con l'invito, si è potuto assistere alla trasformazione del tempio del design. Un sacco di gente riempiva l'atrio principale; un palchetto montato di fronte al bookshop, Jovanotti, Saturnino, Sud Sound System e Giuliano Sangiorgi animavano la serata. Special guest, ovviamente, Fabio Novembre!

Quale è il significato del fuorisalone?
Credo che ognuno di noi abbia una sua personale risposta, una propria visione di quello che il design rappresenta e di cosa questa settimana milanese celebri.
Difficile spiegare quale costernazione abbia provato ieri dopo essermi sottoposta alle diverse code per poter fare questi santissimi pass.
Difficile spiegare quale tristezza mi invada ogni volta che sento di un evento chiuso al pubblico o su "invito".
Difficile spiegare la rabbia di dover pagare 5 euro un panino (inflazione da crisi?!sfruttamento delle debolezze?!chi può dirlo).
Difficile dover realizzare che anno dopo anno le novità siano veramente poche.

La mia idea di design è differente
NO PASS NO CLOSE ENTRANCE NO SFRUTTAMENTO NO COSE E BASTA NO COMPRA BELLO NO LE BORSE SONO SOLO PER I GIORNALISTI NO NIENTE FOTO PLEASE NO NON PENSARE NO EMOTIONAL  NO DO NOT TOUCH NO BIGLIETTI DA VISITA PLEASE NO SOLDI=IDEE NO GRANDI NOMI NO ONNO NO NO  OONOOOOOOOOOOOOOOOO

L'apertura che tutti aspettavano non ha tradito le attese.

Che dire? Super location e super avvenimento...un dj che manda grande musica, un intero albero sdraiato nell'ambiente, che ci si domanda come sia arrivato al terzo piano in quell'atmosfera...varie luci e lampade pendono dai rami e vanno ad illuminare la gente che arriva, si ammassa, si cerca.

Sulla terrazza con vista da panico tre tende che neanche fosse un camping, e dentro modelle e modelli che dall'interno, accoccolati in un letto (!!!) scambiano battute e si fanno scattare foto. Intorno il clima si scalda, l'open bar è super e continua a sfornare mojiti, cuba, e chi più ne ha più ne metta...

...un gruppo suona live in un'altra sala, a tratti si ferma e la musica la mette una specie di Diesel dark girl...l'ambiente pullula di ragazze favolose, il bar è sempre più open, coda ai bagni, poi si comincia a ballare, e Diesel diventa sinonimo di divertimento in un crescendo che sembrava non dovesse aver fine.

Gas non si smentisce.
Anche quest'anno fa una scelta intelligente offrendo un'area relax ai vistatori del fuorisalone, con possibilità di crearsi una t-shirt sul tema (RELAX) e tanto di mele e bevande a disposizione del popolo.
Ottimo esempio di un design che pensa e che fa, senza diventare meramente autoreferenziale.

La Milano elitaria e plutocratica si è ben riunita in questa location che ha avuto ben poco da offrire dal punto di vista dei contenuti e ben altro per quel che concerne la predilizione dell'apparenza sulla sostanza.
Che il diavolo mi fulmini se questo vuole essere un attacco populista e demagogico, nient'affatto!
Mi riferisco solo al mio amareggiamento dovuto al fatto di aver subito un terzo grado una volta entrato riguardo la mia figura di e.reporter e dell'ingresso respito ad una mia amica/collega, anch'essa e.reporter.
Che il mare sommerga questo sbruffoneggiante yuppismo decadente.

Carina la performance nel tunnel del NHOW HOTEL. Vari writers dipingono delle balle appositamente sistemate. Ognuno col suo stile, ognuno col suo trolley di bombolette. Un modo interessante per accompagnare i visitatori e occuparne lo sguardo e l'attenzione prima di entrare all'interno del NHOW dove ben altre "delizie" accolgono chi ci capita.

fuggire dall'università per godersi una bella giornata di sole al Fuorisalone, secondo voi, è un reato?

è quello che ho fatto negli ultimi tre giorni. e non me ne pento per niente!

troppe le cose viste di cui parlare...il mio peregrinare per parco sempione, dove ho scovato l'arena civica e il Milano Design Camping...

via garibaldi e le sue installazioni in fieri...

corso como 10...

e poi zona tortona, piena di sorprese ad ogni angolo...

e il ritornare carica di cataloghi depliant bigliettini da visita e 'souvenirs' vari.......


THAT'S LIFE, ragazzi!!!

vorrei che fosse così tutto l'anno...

e sopratutto sarebbe meglio che il Politecnico lasciasse questa settimana libera per i suoi studenti, in particolare a noi studenti di design e architettura...alla fine, andare al salone e al fuorisalone è un completamento della nostra formazione! e un bel carico di idee per riprendere la voglia di creare e progettare per il nostro futuro.

sarebbe una bella proposta da fare...



buon Fuorisalone a tutti!

e...ci si vede in giro! alla festa di Sonopigr stasera, o al Pirellone, o domenica alla super festa di chiusura del Fuorisalone!

let's party...e dopo di che...

si torna a fare le persone serie. dho!




franziska

arrivare a milano gestirsi coi mezzi pubblici girare e capire....mica semplice eh?
Per quanto io mi sia girata due giorni di fila zona tortona penso ci siano ancora angoli da scoprire....si moltiplica quel posto!
Tante cose...con differenti livelli di qualità....il limite del design dov'è?
Perchè se ti giri il fuorisalone in giornata non puoi più di tanto capire..ma ripassandoci cogli qualche sfumatura in più...e non è sempre come te l'aspetti...
Attendo...!

Quest'anno That's Design! è spettacolare!

Un sacco di idee innovative e concrete in uno spazio veramente grande.
Gli espositori sono stati tutti molto gentili e disponibili nello spiegare i loro progetti che hanno dell'incredibile!

Dopotutto siamo tutti lì per lo stesso motivo...lasciarci stupire!!!

E' la mia prima sera in Tortona e... subito ressa!
Tra maniaci in metropolitana che cercano di starti più vicino possibile (ed io con i gomiti in fuori) e la coda per salire su  per il ponte, per poi giungere al termine della serata.. :p
Per non parlare del trancio di pizza che costa più del solito!!
Ma tra la birra a 1 euro e la compagnia nuova, n'è valsa la pena! :D

ciao a tutti,
Vi consiglio di fare un salto al Superstudiopiù di via tortona 27: lo spazio espositivo è come sempre vastissimo e ci sono tantissime cose interessanti....quindi: non perdete tempo! Dovrete sopportate l'eterno supplizio della coda per l'accredito, ma, una volta superato l'ostatocolo, troverete appagamento per i vostri occhi... :O)

Marco.

forse la nostra aria un po' trasandata perchè reduci dal poli non ha aiutato molto ma sicuramente gli effetti della crisi si sono visti a questo happening...
scarsissimo aperitivo benchè i più giocavano a fare i vips !!!!!!!!

Gas for relax.

Ovvero: linee morbide, colori tenui, posto a sedere ed una bella terrazza.

Lo trovate al Superstudio più, al secondo piano. Vi verrà offerto del Campari, potrete riposarvi un po' e disegnarvi la maglietta che più vi piace grazie ai Mac presenti nel salone. Ritirerete la maglietta poco dopo...Nel frattempo godetevi la musica proposta da DJ Kali; mai troppo invadente ma indispensabile.

Dopo un pranzo veloce mi sono diretto a Palazzo Borromeo, per incontrare un amico e per fare qualche scatto all'interno dello stabile, che presenta l'esposizione di Fabrika, fondazione di Benetton che impiega tantissimi giovani designer, fotografi, art directors, pittori, grafici e molto altro; la sede è a Treviso.

L'esposizione dispone di molti oggetti curiosi, sobri e dotati di un design pulito e poco spigoloso: oggetti da ufficio, set di cucchiai ed un orologio molto particolare: tre schermi collegati tra di loro proiettano immagini che ricordano i nostri numeri. Insolito, ma dotato di quella sfumatura ludica che non guasta mai.

Troverete anche delle belle biciclette.

Fateci un giro, la location ( per chi non la conoscesse ) è notevolissima e il personale gentile e giovanile.

 

Oggi sono tornato allo Stand di "Pietra Antiqua", dopo la rapida puntata di ieri.

Non si tratta certo di prodotti per le tasche di uno studente, ma essendo affascinato da quelli di "artigianato artistico" ho deciso di tornarci, per soffermarmi su alcune delle piastrelle esposte dal negozio e soprattutto sull'arredamento da camper in legno posto all'esterno.

Quest'ultimo è una prodezza di inventiva e di utilizzo intelligente degli spazi e non dava quasi l'aria di essere fatto per un mezzo di trasporto mobile.

Sono rientrato e, nonostante non fossi un potenziale cliente, sono stato accolto da qualche bel bicchiere di prosecco e da piattini di pesce crudo ... Complimenti allo chef.

Avete cercato la persona giusta ma al momento non è in casa, è Fuorisalone...

Nessuno è in casa durante il fuorisalone, Milano sembra avere il doppio degli abitanti, tutti passeggiano, osservano, scoprono, bevono, chiaccherano, ridono, bevono, commentano, bevono, fotografano, bevono, bevono, bevono, bevono...il resto, che a volte è ineluttabile, lo conoscono la maggior parte di noi, eh eh eh ...

Al di là del contorno alcooolico, o alcalino, come direbbe un mio amico, il Fuorisalone è tornato con i suoi stimoli sensoriali di ogni tipo, a volte nuovi a volte già visti, a volte troppo ririririvisti...ma si sa, alla fine anche la vita è ripetitiva, ed essendo i designer degli uomini prima di tutto che cercano di vivere la propria vita preoccupandosi del come gli altri vivono la loro, insomma un pò di confusione può capitare e credo che bisogna accettarla in qualche modo...in fondo tutti hanno mangiato almeno due volte  la stessa pietanza.

Chiudiamo un occhio, dunque, e godiamoci questo Fuorisalone senza puzza sotto il naso!!!

Una distinzione piuttosto insolita quella proposta da Distinction, che a differenza di molti altri stand punta all'oscurità di un incubo dolce e non su di un benessere rilassato, chiaro e sobrio.

Candele che sembrano uscite da cattedrali gotiche, teste di cavalli in plastica ( un romanticismo postmoderno, dunque? ) e manichini neri in posizioni di riflessione e cupo raccoglimento che reggono fiori rossi sangue.

Sembrerebbe un po' eccessivo, ma questa decadenza plastificata e permettetemi di dirlo, un po' vampiresca, trova invece un suo senso e crea uno stile.

Una scelta coraggiosa, ma non folle come potrebbe sembrare a prima vista.

 

 

Visited:
-Interni design energies
-superstudio + (ancora, si)

Events:
-Aperitivo di qualche azienda di pannelli solari con ricco buffet e musica improponibile @ superstudio più
-Pwp in design party @ t35

Highlights:
-Bella la struttura del t35, piacevole incontrare un po' di amici all'evento del PWP
-Tornare a casa prendendo la metro da S.Agostino evitandosi 20 minuti di palpeggiamenti indesiderati sul popolaterrimo ponte della stazione.

Doubts:
-Tortona dopo le 21 alla fine è tipo le colonne il resto dell'anno.
-Alla Gas dopo le 17 non stampavano più magliette, domani ritento, per la terza volta.

Questo spazio ha destato in me il primo "UAU!" di questo fuorisalone 09.
Nessuna particolare genialata, non c'era niente di tecnologicamente avanzato o di fortemente innovativo. E forse ai miei occhi ha vinto per questo, per la semplicità e la chiarezza d'intenti.
Un brand che solo ultimamente ha capito che il design può essere la chiave di (s)volta, sulla scia della ormai rinomatissima Illy.

Uno spazio ampio, dalle luci chiare, allestimento sui toni del bianco e dell'azzurro, altalene con tanto di ali e aureole incorporate (veramente simpatiche!) e comodi pouf per gustare un caffè che veniva preparato al momento dai gentilissimi ragazzi al banco. Si rifugge dal mito della moka che viene sempre associata al momento di convivialità, qui il caffè è in cialde, viene preparato in 20 secondi e viene anche macchiato con una spuma a scelta tra diversi gusti. E mentre si sorseggia quest'ottimo caffè e ci si lecca i baffi macchiati di spuma alla vaniglia, si può attentamente osservare i progetti realizzati da alcuni noti designers in collaborazione con la lavazza.

I progetti sono ampiamente descritti già all'ingresso, sull'intera parete c'è uno spazio apposito dedicato ad una spiegazione maggiormente approfondita. Poi all'interno dell'ambiente degustazione si mostrano in tutta la loro chiarezza.
...perchè il caffè è un piacere, se non è buono (e aggiungerei paradisiaco) che piacere è??? :-)

Sabato 18 e già si respira aria di fuorisalone, pare si cominci bene, gli eventi non si fanno attendere ed Esterni parte subito con l'inaugurazione del Public Design Festival che presenta numerosi progetti del concorso duepercinque: parcheggi liberati dalle macchine e riacquistati come spazi pubblici!!In tutto questo gruppi organizzati guidano i visitatori, ma anche tutti i passanti invitati ad unirsi, nella visita di tutti i progetti lungo le vie. Idea più divertente quella del pediluvio....peccato per la temperatura dell'acqua poco confortevole!! E intanto in piazza della stazione di porta genova si beve, si mangia e si balla ed è proprio vero...è una festa pubblica!!!