ENTO maniglie di design

Integrazione con l’architettura, riduzione del materiale, innovazione formale.

Con questi obbiettivi, Ento presenta al Fuorisalone tre famiglie di prodotti che non potrebbero essere più diverse fra loro, accomunate dai valori del nuovo marchio italiano di maniglie.

Trace, di Lorenzo Damiani, è un progetto audace, realizzato su un profilato tubolare, un semilavorato che non a caso è usato nell’industria del mobile, a sottolineare la natura della maniglia, a metà strada fra oggetto e complemento d’arredo. Una deformazione in corrispondenza del pollice invita alla presa, una traccia del processo industriale, un punto di contatto simbolico fra natura umana e tecnologia. L’uso del profilato consente di avere oltre a maniglia per porte e finestre, una serie di maniglioni di diverse lunghezze e spessori.

Spoon è l’elegante maniglia disegnata da Gordon Guillaumier, ispirata alla forma iconica del manico delle posate, oggetti familiari, fortemente legati all’idea dell’abitare. La tipica forma affusolata e sottile si duplica in un gioco visivo senza interruzione e diventa tridimensionale, ottenendo la massima funzionalità con la minima quantità di materiale. Un originale nottolino e il maniglione completano una collezione senza tempo.

Per la linea Robot, Davide Diliberto ha immaginato di partire dalla forma più semplice e sottile possibile, un profilo a elle, che poi modifica ogni parte secondo il suo scopo principale. Un labbro sporgente aiuta il palmo ad abbassare la maniglia, il pollice a spingerla, e così via. Alcuni accessori sono ottenuti modificando e combinandone altri fra loro, secondo un’idea di razionalizzazione degli stampi e delle risorse, ma anche per rimarcare la concezione della maniglia come elemento integrante del sistema architettonico, tema comune ai tre progetti.