Fuorisalone.it's blog, written by the e.reporters team, is a TIPS continer about the design's scene. In collaboration with BMW Serie 1 and Zonatortona for the project TIPS like no one.

Andrea e Mattia ad art&gallery..
3 birre, 5 sigarette, un sacco di gente.

Si comincia, nonostante Como, nonostante il 9 Aprile.
Bene, andiamo avanti!
B

ps.: avevo dato "voto uno".. ora ho dato "voto 5".. penso che tra qualche giorno darò "voto 22"..

Nessuno si è accorto dell'evento di Philips in Mecenate?
Non male.
B

orde di tedeschine eurofizzate dal design mi hanno inseguito da zona tortona fin sul naviglio.. il mio garelli non ce l'ha fatta.
E' duro, il design.

Gozzzzzzzillla in Zona Tortona!
Mi ha anche morso, il bastardo.

sedute urbane in Zona Tortona.
E' inutile che proviate a fregarle come ho fatto io.. nella migliore ipotesi farete una figuraccia con la fanciulla con cui vi accompagnate.
Pesano maledettamente.
Meglio fare i brillanti dicendo: "quando avrò finito di aiutarti ad imbiancare casa, con le latte di vernice ti ci preparo un pouff.. ed il cuscino te lo faccio in tinta con la parete della cucina"

Questa è una piazza: questa è una pazzia.
Ho visto gente spaccare le sedie fatte a mano dai designer improvvisanti di esterni.
Ho visto strappare i segnali stradali ed utipici, con una violenza ed una ignoranza formidabili.
Esiste il design? si chiedeva un amico mio qualche anno fa..
Forse il design esiste, forse esistono anche i designer.
Forse è il resto del mondo che non esiste più.

Tutto molto divertente, ma anche un po' scorante.
Dai clamori di una triennale stracolma (peccato che sia così solo per i vernissage: potere di un bianchino..) ai rumori da officina della performance diffusa e operativa di esterni in 100 metri.
Il salone del mobile deve fare scoprire. Io sotto il ponte davanti alla triennale pensavo ci fossero solo tossici.
Invece, pare ci possa essere anche dell'altro.

Meno male: il design esiste ancora.

Il fascino perverso della monnezza colpisce e come..
Ma che diavolo ci sarà stato, dentro quei sacchi neri così ricchi di griffes?

Io lo so, ma non ve lo dico.
L'ho visto coi miei occhi e non ci ho voluto credere.

Forse si tratta dell'ultima prospettiva del design.

Questa è immagine.
Il volto di chi ha fatto si che tutto questo accadesse, non è mai visibile.
Vedere un numero imprecisabile di forme, colori, oggetti, persone.
Senza sapere da dove vengano, senza conoscerne motivazioni, risvolti, prospettive.

Un cumulo di sacchi neri può diventare arte.
Ma cosa succede a quest'arte, quando sbirci sotto le sottane?
Cosa rimane del fascino un po' feticista di un sacco di immondizia, una volta scopertone il contenuto?

Certo Omero non pensava ad Achille seduto sul cesso (e non solo perchè il concetto stesso di "cesso" è posteriore..)

Ecco.
Il design può esistere o non esistere.
I designer possono esistere e non esistere.

Gli uomini e le donne esistono. Ma non sono mostrabili in foto.

O forse no?

In uno dei tunnel in via Sammartini, c'è stato altro.
Non è design, non è salone del mobile.
Forse non è neanche una festa, a giudicare dai toni veramente poco distesi.
Per attraversare il tunnel da parte a parte, ci ho messo più di venti minuti. Un girone dantesco, in piena regola.
Volti distorti, gomiti più che alzati (sia metaforicamente in bevute sfrenate, sia letteralmente in danze pericolose), fumo insondabile e scarsità di ossigeno.

Non sembrava Milano, non sembrava Salone del Mobile.
Era altro: un altro spaventoso ed affascinante, lontano dalla musica diffusa e dai calici in cristallo. Eppure strettamente ad essi legato.

Esserci e non esserci contemporaneamente.
Rivoluzionario eppure Reazionario.

Milano bloccata.