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LIBERI DENTRO L’Ultima Cena Omaggio a Leonardo Da Vinci

LIBERI DENTRO, L’Ultima Cena-Omaggio a Leonardo Da Vinci è un progetto d’arte e design sociale, curato da Giacinto Di Pietrantonio. Gli autori che hanno aderito sono: Mario Airò, Atelier Biagetti (Alberto Biagetti - Laura Baldassari), CTRLZAK (Katia Meneghini - Thanos Zakopoulos), Jan Fabre, Ugo La Pietra, Lorenzo Marini, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, OVO (Maurizio Orrico - Enrica Vulcano), Paola Pivi, Denis Santachiara, Patrick Tuttofuoco, Vedovamazzei (Simeone Crispino – Stella Scala).

 

LIBERI DENTRO, L’Ultima Cena-Omaggio a Leonardo Da Vinci è un progetto d’arte e design sociale, curato da Giacinto Di Pietrantonio, che nasce dalla scoperta dell’esistenza di un laboratorio di ceramica nel carcere di Rossano Calabro (CS).

All’interno del carcere da oltre 15 anni è stato fondato, dal ceramista Pierfrancesco Pirri, un laboratorio per la lavorazione della ceramica con lo scopo di dare un’opportunità di lavoro ai detenuti.

Naturalmente fino ad oggi i loro prodotti sono le belle ceramiche, soprattutto stoviglie, della trazione calabra a cui si è pensato di offrire una possibilità di “aggiornamento” tramite i progetti di significativi artisti e designer contemporanei internazionali che sono stati entusiasti di collaborare ad una progettualità diversa e artistica che dia modo di estendere il loro concetto di creatività.

Dall’incontro è nata l’idea di far lavorare i detenuti non più solo sulla ripetizione dello stile antico e sulla serialità del prodotto, ma su pezzi unici, o piccolissima serie, su progetti e/o disegni di artisti e designer. Una volta deciso che l’invito sarebbe stato di progettare un posto tavola: sottopiatto + piatto piano + piatto fondo + piattino + bicchiere è venuto naturale, data la vicinanza a Pasqua, chiedere idee-progetti a 13 autori e di conseguenza dedicare tutta l’opera-operazione a L’Ultima Cena di Leonardo visto che quest’anno ricorre il cinquecentenario della sua morte.

Gli autori che hanno aderito sono: Mario Airò, Atelier Biagetti (Alberto Biagetti - Laura Baldassari), CTRLZAK (Katia Meneghini - Thanos Zakopoulos), Jan Fabre, Ugo La Pietra, Lorenzo Marini, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, OVO (Maurizio Orrico - Enrica Vulcano), Paola Pivi, Denis Santachiara, Patrick Tuttofuoco, Vedovamazzei (Simeone Crispino – Stella Scala).

Gli autori si sono cimentati con grande passione con il progetto, creando opere nuove e intense che vanno dal recupero della simbologia arcaico-pugliese, terra d’origine di Mario Airò, mentre l’Atelier Biagetti ha disegnato stoviglie per un’esperienza da sogno al Grand Hotel Biagetti; sul titolo della mostra e sulla condizione dei detenuti e il rovesciamento delle forme i CTRLZAK hanno creato i piatti e bicchieri FATTI DENTRO; dal canto suo Jan Fabre ci ha offerto immagini cristologiche disegnate con la matita e il proprio sangue; Ugo La Pietra propone una riflessione tra natura e architettura disegnando piccole case sempre nella convinzione che anche nel mangiare ci vogliono servizi che consentono di sentire quell’abitare che ci fa sentire a casa propria; Lorenzo Marini usa il suo colorato alfabeto per scrivere su piatti e bicchieri parole che sanno di tautologia con cui invitare all’azione del contenuto stesso; Alessandro Mendini con i suoi segni leggeri e iconici con cui ha voluto decorare il mondo ha creato dei segni triangolari a freccia in movimento da un oggetto all’altro, sintetizzando la dinamica processuale che va dal vuoto al pieno, Fabio Novembre crea un’opera totemica, dove una centrale forma totemica serve per impilare stoviglie forate, piatti con le stimmate, inservibili per mangiare, ma fortemente e cristologicamente metaforici; gli, invece, OVO giocano sulla relazione tra vero e falso, utile e inutile creando stoviglie di ceramica che sembrano fatte di cartone, materiale povero fortemente espressivo; Paola Pivi ci offre una decorazione geometrica di fitti anelli da contare, perché contare all’infinito è il lato spirituale del pensiero creativo; Denis Santachiara, lavorando sull’impilaggio dei piatti, decide di formarli in modo che dalla sovrapposizione nasca la figura del gufo, uccello funesto che accogliendo il cibo da simbolo della morte diviene forma di vita; Patrick Tuttofuoco omaggia i maestri del design italiano disegnando forme colorate di piatti diversi con su scritto i nomi propri Angelo, Achille, Ettore, Vico (Mangiarotti, Castiglioni, Sottsass, Magistretti) indiscussi maestri del design mondiale; Vedovamazzei con l’ironia che sempre li contraddistingue prendono di mira il simbolo universale delle Nazioni Unite serigrafando su stoviglie e bicchieri il loro statement-logo-simbolo UN United of Nothing.

Alla mostra tavola LIBERI DENTRO, L’Ultima Cena-Omaggio a Leonardo Da Vinci fa da corona la via crucis progettuale di disegni e progetti, che ha portato alla realizzazione di questa mostra che non possiamo non dedicare ad Alessandro Mendini.

LIBERI DENTRO, L’Ultima Cena-Omaggio a Leonardo Da Vinci

Dal 3 al 14 aprile, 10-19 orario continuato

Showroom Drumohr, Via Manzoni 45, 2° floor



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ALICE FONTANA

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