ANONIMA PLASTICA

“Anonima Plastica”  racconta un design anonimo, in particolare un oggetto che non definisce caratteri spaziali o temporali specifici.

Disconnesso dal suo contesto, questo oggetto funziona come una Time-space-machine: ci mostra come lo spazio condiviso -pubblico o privato- possa essere generato in ogni luogo e in ogni momento mediante un semplice elemento, diventando al tempo stesso testimone di tutto il design sparso per il mondo.

Il design, cosí come i luoghi, è progettato, prodotto, consumato, smaltito e riciclato, e ancora di nuovo reinventato, manipolato, consumato, smaltito e riciclato, e di nuovo da capo.

Il materiale che si trova nell’installazione è basato su una ricerca condotta attraverso il Libano dal collettivo thelovetriangle, che seduto su questa Time-space-machine osserva le trasformazioni che il paese ha subito negli ultimi 30 anni.

Da dove arrivano gli oggetti che utilizziamo? Cosa succede quando non interagiamo con loro? Cosa resterà quando l’Uomo non ci sarà più? 

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