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viste da lontano sembrano nuvole, se ci si avvicina si scopre essere miliardi di cannucce trasparenti.non ho capito come facciano a rimanere in quella posizione,ma se qualcuno l'ha capito potrebbe gentilmente spiegarmelo?grazie
stanza total black la prima impressione è che non ci sia nulla ma si è dotati di macchina fotografica digitale o telefonino di ultima generazione(se non li avete no problem ve li forniranno, in ogni caso consiglio a tutti di usare i loro mezzi)vedrete comparire come per magia sul vostro monitor cosa celano le pareti nere sicuramente esperienza da provare
non è perchè io sono una e.reporter, ma secondo me solo il Fuorisalone è capace di rendere al meglio il mondo polivalente, metamorfico e in continua trasformazione del design. io sono una giovane aspirante designer. forse un giorno sarò una designer. e sarebbe un sogno essere la designer. è solo in queste vie che non mi sento soffocare dai nomi troppo importanti, scritti in grassetto e aria compressa. è in queste mura che si nasconde il segreto del design, la sua voglia di comunicare con la gente senza barriere e senza biglietti. è una zona come quella di tortona che mi fa sperare in un futuro e mi fa guardare con occhi critici il design, i designer e la superbia che spesso vi aleggia. grazie a voi perchè io ci credo.
Carina l'idea, carino l'ambiente. Il Nastro Lounge al Cappellini Temporary Store ricrea un habitat rilassato ma denso di spunti, tra poltrone bellissime di Massaud e dei Bouroullec e 500 inter/iper-attive. Un'oasi di design in pieno centro (piazza San Babila 5), tanto che il "Temporary" sembra quasi una beffa, un monito per tutti, che ci ricorda che la settimana di showroom rumorosi, in festa, aperti verso la città, dura soltanto sei giorni, per poi tornare al consueto freddo.
Non si può non fare un giro per la Triennale durante la settimana del Salone; mercoledì sera è stata l'occasione giusta per rispettare la tradizione. Un invito casualmente trovato in posta elettronica per l'inaugurazione di SUPERNORMAL a cura di Naoto Fukasawa e Jasper Morrison e via, sono già in viale Alemagna. Chiaramente dei due curatori neanche l'ombra, probabilmente spaventati dalla ressa (tanta, come al solito) intorno al buffet (scarso). In questo scenario ormai quasi familiare l'interesse si è spostato verso ALL YOU NEED IS LIGHT dove il tema della luce e dell'energia ha dato modo di indagare il tema dell'elettricità, della normativa che imbriglia il design, che si ribella, annega in acqua televisori, lampade, cellulari e phon. Un ammutinamento in piena regola sospeso a tre metri di altezza.
Fra poco parto per il Party. Nel frattempo le mie 102 foto non si caricano...e mi sto arrabbiando col computer!!! Oggi giorno di pausa, dopo l'estenuante giornata di ieri, ma anche per ricaricare le energie per la festa MTVToy@Bovisa di stasera...chissà che ci aspetta. Sono agitatissima.
pensavo che sarebbe bello che PARLASTE VOI,
per cui scrivete tutto quello che PENSATE SUL FUORISALONE COME COMMENTO SU QUESTO MIO POST, perchè credo che abbiamo tutti qualcosa da dire, non solo noi e. reporter. Mi raccomando commentate e DITE LA VOSTRA!
Oggi pomeriggio mi sono presa un po' di meritato riposo nello spazio Clinique della Rinascente. Skin care e trucco. Lo consiglio a tutte le e reporter: ragazze chiamate e prenotate! Vi offrono un trattamento breve ma molto piacevole.
Una stanza buia..inginocchiatoi..l'attesa..attenzione fissa su un cubo pieno d'acqua.. rosso.. silenzio..quando finalmente cade una goccia..un gong risuona..le vibrazioni ti colpiscono..peggio dei bassi quando sei di fronte alle casse durante un concerto.. L'artista definisce la sua opera una metafora di tragedie che quotidianamente si susseguono nella totale indifferenza..ogni goccia è un invito alla riflessione..alla consapevolezza e presa di coscienza.. su questo aspetto non saprei dire..sicuramente d'impatto però!
Siete pronti per la festa di stasera che si terrà in Bovisa??? Io sì, ho fatto la fila al Polishop per avere l'invito "tanto ambito" e ora sono proprio curiosa di vedere come sarà...chissà! Nel frattempo... Buon fuorisalone a tutti! :-)
Le raffinatissime bolle di Masuda Hiromi, sono uno straordinario spettacolo per gli occhi ma anche “virtualmente”(visto che “si prega di non toccare”) per il tatto (o forse in questo caso, è più corretto parlare di “haptic”). Al di là delle infinite interpretazioni possibili, trovo molto interessante che nelle intenzioni dell’autrice, ci sia il desiderio di rappresentare i più profondi sentimenti dell’animo umano, le sue paure, le sue lotte interiori, le sue contraddizioni: da una parte il lato oscuro del mondo, la “spazzatura psichica”, il nostro stesso desiderio che ci divora; dall’altra, le luminosissime “gocce”, rifrangenti di speranza per il domani. Nel cuore pulsante di Milano, questa suggestiva sintesi tra cultura giapponese tradizionale e arte del vetro veneziana è ancora una volta una lezione contro la frenesia, il rumore e la velocità dei nostri tempi.
Che dire...una festa affolatisima!! Dall'ingresso fino in fondo il Limelight e stato ospite di una festa stupenda.
Un evento pieno di "mamacitas"! Grande festa! Simon Vega
Consiglio: se avete visitato gli showroom di Boffi negli ultimi anni, evitate di tornarci. Effetto dejavù, seguito da noia.
16 installazioni dell'artista mantovana Chiara Dynys che valgono veramente la pena di una visita,nella splendida cornice della Rotonda della Besana.Chiara lavora con la luce,con i materiali,per creare opere di un impatto visivo intensissimo.Ti catapulta in un mondo onirico,ti fa riflettere sull'arte in quanto "sostanza" e "apparenza".Luce come gioco,ma anche come potente strumento di veicolo di significati.
Fabbrica del vapore+Triennale+Castello.
Ieri serata piena...da ricordare: 1-Il salame della fabbrica del vapore 2-Il gruppo della triennale che rifà John Cage..."BISSSSSS!BiSSSSSS!"....Once upon a time..fantastici! 3-fantastica atmosfera al castello, complimentoni a Interni come ogni anno 4- le scarpine da e-reporter che siccome sono sfigata una è più corta e...non vi dico il dolore..cercherò di allungare la sinistra..ci riuscirò??intanto ho dovuto farmi portare delle scarpe di soccorso a fine serata per il mio povero piede sinistro :D Per ora è tutto, dato che il tempo scarseggia carico solo le foto della fabbrica al vapore..il resto a stasera!
Nel salotto di “Design on Stage”, Elio Fiorucci regala lezioni di creatività e soprattutto di umiltà. L’inventore di “Love Therapy”(e del concetto di un negozio "terapeutico") ammette di continuare a stupirsi per tutte le comodità, le invenzioni ma anche le cure mediche che fanno ormai parte della nostra vita e che sono in realtà il frutto degli sforzi di miliardi di persone vissute prima di noi, che hanno speso la loro vita al servizio del nostro benessere. Oggi possiamo viaggiare volando mentre i nostri antenati dovevano crearsi dei percorsi nei boschi, parlare con persone che sono in un altro continente come se il tempo e lo spazio in qualche modo non esistessero più, avere l’acqua fredda anche in estate e indossare scarpe comode ai piedi. “Ringraziare” tutte le persone che in un passato più o meno lontano hanno dovuto “inventare” il lusso e la salute di cui possiamo oggi godere diventa un modo per vivere con serenità il nostro tempo, riconoscendo il valore di tutto quello che abbiamo (e che invece troppo spesso ci sembra ci sia dovuto in maniera scontata) evitando di crearci tutta una serie di problemi inutili e angosce che ci avvelenano la vita: La vera “love therapy” di cui abbiamo bisogno è in realtà questa!
Bene bene cari amici,
così mi trovo a parlare della triennale. Tempio di MIlano per arte e design?! Prima di addentrarmi nel jazz, foodesign o negli altri eventi della serata di ieri, vorrei parlare delle scarpe di noi e.reporter. Queste scarpe, ricordiamo adidas, se all'inizio possono sembrare scomode, quando il piede vi si adatta (si lo so dovrebbe essere il contrario...) sull'asfalto hanno un grip da vero ghepardo, tanto che noi e.reporter potremmo fare le ruote sulle autovetture di formula uno! Un momento però, bisogna precisare che sulle superfici lisce, come il marmo in triennale, la situazione e un pò critica, tanto che noi e.reporter ci riconosciamo dalla camminata mista tra quella di un pinguino e di un ottantenne. Comunque, dopo questa digressione torniamo a parlare di noi, di design insomma. OK ho capito...parliamo del vino bevuto in ottima compagnia al castello Sforzesco: all'udito emanava suoni africani, melodie austriache e percussioni indiane; al tatto sensazioni di seta e tamerici salmastre ed arse (come direbbe un noto poeta); alla vista richiamava i tramonti di Alessandria e le fragole della Papuasia; all'olfatto emanava profumi del sud e polline delle Andorre. AH... vi aspettate il gusto vero? A dire il vero non so lo che sapore aveva, l'ho buttato giù di fretta... Saluto tutti quelli che leggeranno questo post oltre a me, e quelli che erano con me ieri sera ,che non cito perchè ho paura di violare la loro privacy già molto in bilico...eh eh. Buona continuazione del fuorisalone a tutti.
Terza giornata di scoperta..cavoli quest'anno mi sa mi sa che stiamo esagerando..sono i primi giorni e siamo già distrutte!!Moscova..Brera..Triennale..Castello...calme ragazze calma!! Nanda Vigo molto suggestiva..peccato che nelle foto non si riesce a trasmettere l'atmosfera.. Haruka Fujita..a me qualcuno deve spiegare la storia dello specchio perchè la cosa mi ha sconvolto.. Triennale..pensavo qualcosa di meglio..bocciata la mini (molto più interattiva l'anno scorso!) ma promossa la brezza piacevole del parco che ci ha fatto riprendere le forze Castello..bello mi è piaciuto..bella l'atmosfera..belle le installazioni..bere e mangiare gratis senza ressa (ma che buoni nn erano i cioccolatiniiii!!ormai mi sono venute le mani superprensili..)..e devo riconoscere che sarebbe stato utile il giubbottinooo!!! (che aria c'è nei cortili...chiudete le porte che c'è correnteeee!) E ora devo per forza passare ai ringraziamenti..un'eroe e un super-eroe che mi hanno accompagnato a casa in bicicletta..castello-famagosta sulla canna..con caduta, morbida, in circonvallazione!! Grazie Pier per il supporto morale..grazie Fra per il supporto fisico!!!
Che fatica ieri sera al party di Pig! che dite?
Oggi mi riprendo con lo skin care rilassante offerto da Clinique...vi farò sapere a breve come è andata
Ragazzi il primo giorno è passato ! che gironata! ho visto Jasper Morrison è quanto dire! Bello anche al castello sforzesco. Oggi si va al salone vedremo! ciao
location un po' nascosta, ma se siete come me che entrate ovunque ci sia una bandierina multicolor lo troverete di sicuro un mix tra lo psichedelico e il magico, ma non voglio dirvi di più rovinondovi la sopresa andatelo a vedere
sarà che un salone in maniche corte non lo avevo mai fatto, saranno stati gli aperitivi, sarà stata la musica ipnotica, saranno state le luci, le proiezioni sui mattoni del castello, le parole affascinanti di Shakespere, di Borges, di Collodi, gli attori-bravissimi!,sarà stata questa combinazione di effetti magici...ma la performance nei cortili del castello era proprio una gran figata!
da D&G ci rimbalzarono
da Tommy ci diedero mini hamburger e mini patate per vedere una bella mostra di foto...duole dirlo ma sta volta vince l'america... poi di corsa verso la triennale che non ci aveva mai deluso prima d'ora, nonostante col pass io sia riuscita ad entrare alla mostra sul food design che poi mostra non era ma c'era fiorucci in persona wow, triennale voto meno zero...tutto in piccolo, lontani i tempi di birra per tutti e giocolieri con il fuoco in giardino... e poi la svolta: il compleanno di Pig che poi secondo me già chiamarsi maiale uno si merita un premio bella musica, gente presa decisamente bene... e sopratttutto bellizzimi gli occhiali di starlight, che facevamo un pò a pugni per averli!
primo giorno (ufficiale, in realtà è già da giovedì che siamo in ballo...) del salone dei saloni: via dallo studio e di corsa in giro: scegliamo come zona d'attacco per oggi il centro, via Manzoni, Brera.
E' caldo, caldissimo, di solito per il Salone piove, meglio così. Un'insegna di Interni in lontananza, via infiliamo in questo portone, saliamo le scale, visitiamo l'esposizione, velocemente trangugiamo un prosecco e due patatine, scattiamo foto a tutte le cose interessanti o strane e poi, giù, di nuovo in strada...gli stendardi colorati punteggiano le vie delle finanza e delle moda, la gente brulica sciamando da un evento all'altro. Ci addentriamo in un cortile, scopriamo scorci di una milano insospettabile, parchi, giardini, fontane, angoli tranquilli, terrazze fiorite. Un altro aperitivo e, via! verso la meta successiva. Una birra, un prosecco, un vino bianco...accidenti siamo alla quarta o quinta bevuta e non abbiamo ancora mangiato nulla...puntiamo sulla nostra prima meta che ci eravamo prefissi prima di uscire: Moroso, showroom di via Pontaccio: una gran folla, si entra a fiotti. dentro due pareti di cannucce che stanno sù, ci dicono, solo appoggaite lievissime una sull'altra, una nuvola bianca quasi immateriale....dietro l'angolo due signore ci porgono lo zucchero filato, bianco e lieve anch'esso...saranno 15 anni che non ne mangiavamo...lo annaffiamo con un vodka tonic e avanti verso il Castello...
e anche lapo ha la spillina di fuorisalone.it! paolo lo ha fuorisalonato!
Per tutti coloro a cui la decorazione non stà indifferente: non perdetevi nell' "exAnsaldo" il padiglione dedicato a Marcel Wanders!!!!Spettacolare!!!
Oggetti pieni di fascino ed eleganza nati dai materiali più disparati, lavorati in modo tale da creare oggetti unici! VE LO RACCOMANDO!!! Ovviamente si è meritato una SUPER SCARPINA E_REPORTER
Bel dilemma.. Come Alice nel paese delle meraviglie scopro il castello sforzesco sotto nuove luci. E' un nuovo mondo fatto di colore, materiali, video, fotografie, musiche, proiezioni.. incredibile! Un viaggio alla ricerca degli elementi Acqua Terra Aria Fuoco c'è anche l'amore come quinto elemento? Non so. Anche se alcune cose sono esposte in modo un po' freddino in tipico stile da fiera devo dire che le proizioni sulle pareti del castello accompagnate da super effetti sonori meritano tantissimo. Da quando si entra a quando si esce l'occhio non ha pace. Ha bisogno. La luce i colori la musica diventano qualcosa di cui non puoi fare a meno fino a quando verso l'uscita ti scontri con la musica techno che ti riporta alla solita vita notturna. Sogno ad occhi aperti in una serata che non ha niente da invidiare ad una di giugno.
TEXTURE STUDY Superfici: Vetro, Neon, Plastica, Cemento, Legno, Metallo, Acqua...
Assolutamente un bello spazio. Al piano terra mobili ricoperti con svariati tessuti e rifiniture degne di eccellenza.
Per chi non fosse mai entrato all'interno dei bastioni di porta venezia non può non andare a farsi un giro sul terrazzino all'ultimo piano dove se arrivate come me al tramonto vi godrete una vista sensazionale di Milano. Se poi prima di salire prendete un gelato al piano intermedio il gioco è fatto! TEXTURE STUDY Superfici: Legno, Vetro, Mashmallow, Velluto, Raso, Seta, Pietra, Plastica.
Sempre un'esperienza unica andare allo Spazio Krizia ad ammirare le opere di Ingo Maurer grandissimo personaggio del Light Design. Ahimè arrivato alla fine della fase happy hour mi sono però goduto le sue incredibili e geniali opere.
Esperienza sempre unica la scrittura con la luce! Insomma una meraviglia per gli occhi! Assolutamente da non perdere tra gli eventi del fuorisalone! TEXTURE STUDY Superfici: Vestro, Neon, Plastica, Acqua, Retticola di ferro, Cristallo, Pittura fotosensibile, Led.
Opere di un gruppo di artisti ospitate in un laboratorio di restauro. Piccola location ma ricca di particolari se osservata bene. Sin dall'inizio si crea una simpatica confusione tra gli oggetti in mostra e quelli appartenenti alla location, come strumenti di lavoro o vecchie sedie in attesa di restauro. Si deve quasi tirare ad indovinare al fine di capire ciò che è in mostra e ciò che appartiene allo spazio, così da creare involontariamente "un gioco" mentale per i visitatori. Grande interesse suscita il fatto che le opere seguono tutte la stessa tematica trasmettendo le medesime sensazioni e messaggi, seppur tutte completamente e assolutamente diverse tra loro sia nella realizzazione sia nell'essenza.
Cambiamo per un attimo il nostro punto di vista. Poniamo attenzione agli oggetti e in particolare alle superfici alle texture. Tutto è superficie, tutto è texture. Ho iniziato questa sera questo studio fotografico sui materiali del fuorisalone sia di oggetti esposti sia della città che vive questo evento. La texture è ovunque. Mier Van Der Rohe direbbe che è il "dettaglio". Ebbene durante tutto questo salone porrò la mia maggiore attenzione su tutte queste superfici che creano il nostro mondo e che vivono il mutamento. Gli eventi verranno narrati non solo dalle persone ma anche da queste piccole ma espanse entità che sono le superfici texture. La prima regola è che nessuna superficie è uguale ad un'altra. Anche se matericamente fossero superfici simili luogo e tempo le renderebbero diverse. Questa è la particolarità, il dettaglio che cercherò di cogliere.
Buon fuorisalone a tutti! TEXTURE STUDY Superficie: Velluto viola.
Eccoci! Finalmente si aprono al pubblico di tutto il mondo le porte del design milanese. Fiumi di gente si incrociano ed accavallano creando giochi di forme strane e divertenti, quasi fosse una marea di gente senza una guida precisa, senza un imput prestabilito che ne determini un percorso mirato e razionale. Eh già, per quanto ci possiamo sforzare ad organizzar al meglio le nostre giornate del design, per vedere tutto (ma proprio tutto) quello che fa rima con la suddetta parola, non si riuscirà mai a seguire uno schema che soltanto come schizzo logico può esser messo sul cartaceo. E così eccoci a farci travolgere da questo fiume in piena che sta inondando la Capitale del Design.
-Giuseppe de Gennaro-
Subito dopo aver finito i giri pomeridiani, razziare i vari stand e aver visitato la mostra alla Triennale (da vedere assolutamente) mi dirigo verso "Posti di vista+Best Up" . All'interno di questa area industriale dismessa ne hanno ricavato alcune stanze dove la proiezioni di video e immagini rimandavano al progetto di Best Up. Purtroppo essendo arrivato in netto anticipo (non oso pensare alle persone che erano lì dalle 6.30 pm) vi era poco da vedere e poco da fare. Solo allo scoccare della mezzanotte un tripudio di suoni e immagini celesti (proprio la volta celeste) ha accompagnato il mio ritorno a casa. Devo nonostante le mio grandi aspettative dare un voto negativo a ques'evento che seppur creato dal nulla, ha riservato molti momenti di noia ai presenti. Ma è solo il primo giorno.
chi ben inizia è già a metà dell'opera. ed io ho iniziato bene? il fuorisalone si gira in lungo e in largo, i piedi fanno male e l'equilibrio non è sempre dei migliori. detto ciò ho capito che... ... i piani sono completamente inutili, c'è sempre un ritardo o un evento che li scombussola. ... il pizzo e le margherite sono in pieno revival. ... io non sopravviverò a lungo a questi viaggi da Como e chiederò asilo politico a quelli di Alcantara. Lì tutto è più morbido. La vita stessa probabilmente. Da Como è tutto, la linea a voi, Milano. |
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