LA FORESTA DEI VIOLINI @INTERNI HUMAN SPACES

Il legno al centro del progetto, che vede CityLife come main partner. Due grandi tronchi di abete rosso che emergono dal loggiato del cortile dell’Università̀ Statale: le radici sospese sul vuoto si affacciano a sbalzo dalla balaustra sulla corte, sorrette da un cavalletto architettonico.

Alberi strappati dal vento, segmenti di memoria, testimoniano la natura violata.

I due tronchi sono stati recuperati a seguito dell’ondata di maltempo dello scorso autunno nel Nord Est che ha provocato una strage stimata in circa 14 milioni di alberi.

Nel progetto dei piuarch, tra cielo e terra resta l’architettura.

Il cavalletto protetto dalle vernici per legno ILVA: mezzo di sostegno elementare, ponte tra cose e idee: figura geometrica che vive nell’intaglio del legno, nell’innesto tra forme rette, è somma di singolarità.
Simbolo semplice, comune e universale del rapporto ancestrale tra tecnica e natura, tra materia prima e trasformazione.
Realizzato in abete rosso lavorato, è l’archetipo del lavoro dell’uomo che ripara.
Le dimensioni sono amplificate, i ruoli capovolti, le priorità riconosciute. La natura viene prima.

Il tutto vuole essere un omaggio ai territori e alle foreste del Nord Est colpiti dal maltempo lo scorso autunno; alle culture che su quella natura hanno costruito dei mestieri; alla filiera del legno che nasce da quei territori; alle arti che hanno saputo fare di quei legni degli strumenti musicali e agli artisti che quegli strumenti suonano per restituire agli uomini emozioni in musica