Thursday, 14 April 2011 | 10:00
EVENTO: Come sopravvivere al Salone
VOTO:
Day three. La febbre da Salone/Fuori Salone ha ufficialmente contagiato tutti: designer, architetti, reporter, fotografi, curiosi, panettieri e imbianchini manca solo la nonna e poi ci sono proprio tutti. Quelli che scappano a destra e a sinistra, dentro e fuori gli allestimenti, quelli che vanno su e giù dalle metro o in sella a motorini che sfrecciano per le vie, intasatissime, della città. Visitando il Salone (arrivato alla cinquantesima candelina), Zona Tortona, Show Room vari quello che emerge è un panorama multi sfaccettato dove il risultato è un minestrone di imput, materiali, linee, immaginari e scenari ma c'è una maxi tendenza che va oltre tutto questo, si tratta dell'arredo urbano. I complementi di arredo escono dai contesti domestici e chiusi ed invadono la città. Totem luminosi, maxi panchine, poltrone giganti dove sedersi in gruppo ma c'è un elemento che vince su tutti: Letizia Moratti. Al di là del parlare politico, il vero complemento d'arredo urbano che ha invaso la città, contaminato gli spazi, colorato pareti e elementi vuoti è lei: la sindachessa. Il suo faccione, i suoi slogan, le sue immagini accompagnano il visitatori nei mille percorsi invisibili sviluppati all'interno della città. Forse la sindachessa si è presa un pò troppo sul serio e ha tappezzato qualsiasi cosa: pullman, cartelloni, treni, tram, cestini, manca solo il bagno di casa e poi li abbiamo fatti tutti; ma per fronteggiare questa invasione urbana qualche creativo ribelle ha pensato bene di abbellire il viso della sindachessa con un bel naso rosso da clow. In effetti la ex ministra si era dimenticata lo slogan: mi renderò più simpatica alla gente. Alla fine il design viene sempre in aiuto dove ci sono delle manca, anche di dialettica.
Domanda: ne avevamo proprio bisogno? Io voto per la maxi-poltrona.