Da mercoledì 13 aprile 2011 dalle ore 19.00 inaugurazione della Settimana del Design.
Quest’anno abbiamo deciso di proporre tre artisti: Antonio Cagianelli (designer) - Francesco Corbetta (fotografo) – Gian Piero Gasparini (pittore).
Cosa accumuna i tre artisti?
La risposta che abbiamo trovato, e che ci ha motivato nell’organizzare l’evento, è “l’essere umano” con le sue mille sfaccettature… con la sua caducità… il suo essere transitorio ed effimero.
Il suo viaggio nella vita e ciò che resta di tale viaggio… l’aura… tracce… bolle di luce che (forse) all’improvviso svaniscono…
Allegorie della vita come passaggio da finito ad infinito…
DAL 13 AL 30 APRILE 2011
ANTONIO CAGIANELLI
“Homo Bulla Est è frutto di una complessa poetica fortemente segnata dal senso dell’effimero, dal concetto di caducità che mina ogni forma dell’esistenza – Protagonisti di molte sue opere sono elementi caratterizzati dal continuo mutare della loro forma e dall’inconsistenza di essa, come le fiamme, le onde, la schiuma del mare, le bolle di sapone, le gocce, gli anelli…”
FRANCESCO CORBETTA
“In mostra l’ultimo risultato della ricerca che persegue da sempre, ovvero l’indagine sulla rappresentazione della città, gli spazi urbani e architettonici. Influenzato dalla pittura _Cubisti e Futuristi innanzitutto_ Corbetta gioca con il colore e la luce, snaturando i paesaggi, invertendo le tinte, sfumando i contorni e i dettagli. Il punto di arrivo è la riflessione sulla comunicazione e la vita nella metropoli. Lo spazio è spesso popolato di persone intente al loro quotidiano vagare. Nell’istante colto dalla macchina fotografica, uomini e donne discorrono, parlano, narrando forse il racconto di un attimo che passa veloce.”
GIAN PIERO GASPARINI
“Gian Piero Gasparini presenta alcuni suoi lavori tratti dalla serie Faces, l'artista usa brandelli di stoffa per descrivere l'anima del personaggio scelto come soggetto, il messaggio che viene comunicato è che la vita di ognuno di noi è fatta di pezzetti di storia apparentemente insignificanti ma che letti in un insieme raccontano la personalità e danno un'idea precisa di chi siamo. L'impatto visivo ricorda le tecniche divisioniste e colpisce per l'originalità dell'effetto compositivo.”