Una “gran via” il cui ingresso è segnato da pareti in pietra ove rilievi e il sovrapporsi delle forme generano lunghe ombre. Un largo e lungo percorso ritmato da frammenti, segni, texture che reinventano intonaci e cementi decorativi dei basamenti delle case milanesi. Graffiti matrici e un grande decoro in bianco e nero centrale segna tutto il tragitto. Ogni tanto delle nicchie iper-illuminate, rivestite in pietra grigia, inquadrano dei sottili piatti metallici sagomati da cui scende incessante l’acqua.
Un mondo di sottili spessori, fili d’acqua, tagli di luce e scambi cromatici che ridisegnano una Milano come uscita da una descrizione incantata di Italo Calvino.
