...Queste steli erano un tempo travi di un solaio a cui l’artista ha voluto dare nuova vita, ricreandole in una forma che stilizzata vuole richiamare alla mente la struttura vegetale originaria. Un ritorno sofferto, che ricorda la primitiva violenza che ha tolto a quel legno la vita, per confinarlo per lustri a sostenere un tetto, senza più vedere la luce se non dalle fessure delle tegole, e di cui porta il segno materializzato in quelle fessure verticali che salgono verso l’alto, quasi che fossero le cicatrici del tempo trascorso. Il richiamo della forma trascende il tempo, perché a partire dalle primigenie strutture monolitiche, per tutto il corso della storia l’uomo è ricorso a queste forme per esprimere la sua tensione verso l’alto e verso un mondo metafisico di cui non sapeva definire i contorni, ma che sentiva presente ed esistente dentro di sé. Le zigrinature parallele, o rigature, che salgono verso l’alto, sembrano rappresentare i cammini paralleli che nella vita ci legano ad altre persone; a volte, come nella vita, gli incavi si discostano, ma il cammino è sempre nella stessa direzione, così come i nodi del legno isolano quei cammini dagli altri, ma solo temporaneamente, come spesso avviene nella nostra vita....
