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Molto probabilmente li avete visti.
Io questi personaggi bizzarri li ho avvistati quasi subito, al mio arrivo in zona Tortona.
Dopotutto (anche per una che, come me, non ha certo una vista d'aquila), era difficile non notarli.

Certo, all'inizio, in lontananza, credevo che davanti a me ci fosse un camion dei traslochi (bianco, gli "addetti" in una divisa dello stesso colore...). Poi supponevo ci fosse un camion per lo sgombero-disinfestazione dei mobili-spazzatura di qualche vecchia casa (bianco ma *veramente* sporco, gli "addetti" con la divisa plasticosa dello stesso colore...).
Poi ho iniziato a domandarmi se fosse furbo, da parte di sagaci lavoratori, impilare così delle sedie.
Ho iniziato ad osservare che forse gli operosi lavoratori erano giapponesi (e quindi era strano, perchè al limite-ma proprio al limite- sono i cinesi a fare 'sti lavori). Ma soprattutto ho iniziato a notare seriamente i palloncini, che ingombravano anche la "zona di guida" del camion.

E così, ho interagito un po' con loro. Cioè, ho ascoltato una loro conversazione in inglese con un passante.
Così ho capito che loro viaggiano tanto, vanno un po' dove gli capita, fanno un po' quello che gli pare, e coinvolgono le persone, almeno per un pochino, nel loro mondo. A sentire tutto questo, mi sono entusiasmata:  "Anche io voglio una vita così!", è stato il mio primo pensiero. Poi mi sono chiesta chi li avesse assoldati, o comunque come diamine facessero a mantenersi. Non ho trovato risposte, ma sono sicura che ce ne siano.

Quindi dopo la piacevole conversazione (tra gli artisti e il passante), ho chiesto loro il palloncino con la letterina allegata (in realtà la letterina -con una simpatico sigillo in cera rosa shocking- all'inizio non me la volevano dare... Lì per lì ci sono rimasta un po' male, poi ho ripensato alla faccenda del loro ambiguo modo di mantenersi, e ho giustificato la loro tirchiaggine). E sono stata un po' felice.

Dietro il biglietto c'era il loro indirizzo web:
http://anyany.jp/*

Spero proprio che dissemineranno per il mondo i loro palloncini porta-lettere.



*Il sito è disponibile in mille lingue, ma credo che l'unica versione comprensibile, o per lo meno, che sia avvalga di una discreta conoscenza della sintassi, sia quella giapponese.
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