Beh ragazzi, dopo aver fatto i miei post "seri" vi invito ad un giochino! Non so voi, ma io con le mie allegre compagne di fuorisalone ci siamo divertiti tantissimo ad attaccare gli adesivi nei posti più disparati! L'abbiamo messo sulle mutande del modello che è onnipresente nelle metropolitane, sui corrimano delle scale mobili (quell'adesivo starà ancora girando infinitamente), come fermata della metropolitana della gialla e sotto la suola di una scarpa di un amico. E voi? quali sono i posti più disparati dove li avete attaccati?:P

Devo ammetterlo: l'idea in sé è davvero intelligente. La stazione di una città di solito è sempre un luogo sottovalutato, di passaggio, malfrequentato e dimora di barboni e delinquente. Stazione Centrale di Milano non è di certo da meno, anzi. Eppure l'idea di Domus di ambientare due concerti proprio in questo luogo è davvero positiva. Peccato che la cosa non sia stata curata bene, dal palco, alle luci, allo spettacolo durato troppo poco. Curioso osservare i barboni incuriositi, alcuni infastiditi dall'invasione in casa loro, altri semplicemente noncuranti (dormivano per terra come se niente fosse). la cantante HER è stata molto brava, il suo violino e la sua voce sintetizzata abbinata all'arrangiamento di pezzi già conosciuti hanno fatto ballare le non tantissime persone presenti a questo evento. Di seguito, Meg, imbacuccata come se fosse inverno inoltrato (beh forse lo era dato il diluvio) ha chiuso la serata con un'esibizione non sfavillante ma molto carina. Una buona idea usata mediocremente.

Non posso farci niente: se avessi abbastanza soldi comprerei una villa di ventibilioni di stanze solo per il gusto di utilizzare i sistemi di illuminazione di Artemide. Ogni volta che vedo qualche lampada dell'Artemide rimango sempre a bocca aperta, perché la luce per Artemide non è la conseguenza ma la materia prima che plasma le cose. Se il tutto poi viene condito da un gustoso e chic aperitivo assume ancora più valore. Piccola nota negativa, mi aspettavo dallo showroom più pezzi della collezione Artemide, era molto minimale, forse un po' troppo!

Questa immagine rappresenta l'invenzione piu' simpatica di tutto il fuorisalone. I due designer che penso, fossero stati francesi, hanno progettato tutti oggetti personalizzabili a seconda delle proprie caratteristiche fisiche, dai pettini alle sedute....fantastici

eeeeeeeeeeeeeeeeeeee direi che la festa di mercoledì sera della Diesel è stata la festa dell'anno! Tutto gratis, entrata e open bar (peccato per stringata scelta di cocktail). Azzeccata la scelta del palazzo del ghiaccio come location, era enorme, soffitto altissimo,  c'era spazio per tutti. Poi il bianco delle pareti  si abbinava al dress code total white...Anche se mica tutti lo hanno rispettato..ihihih! Comunque la musica era strabella e pure i cubi che si illuminavano a intermittenza, non per altro la serata di chiamava Kubic! Interessante pure la gente, più inglesi che italiani (wow!), look studiati in mezzo a qualche vip qua e là...

ragazzi ..è finita? non ci posso credere. Una settimana dei balocchi! ANCORA ANCORA!
Tra febbre , tosse, pioggia e stanchezza nulla ha fermato i reporters dal divertimento accanito! e anche questo fuorisalone è passato..
mesi di attesa per una sola settimana di design. il piacere è effimero...uff!

tutto il fuorisalone era pieno di questi mobili in cartone; se lo scopo era progettare uno spazio ecosostenibile hanno proprio sbagliato.
In queste sedute hanno risparmiato sul materiale ma in poco tempo sono gia' distrutte e necessitano di essere sostituite. Allora e' davvero
un prodotto ecosostenibile????

Per i coffainomani come me lo consiglio perchè è un percorso davvero carino ed interessante! Dall'entrata c'è una hostess che ti accompagna passo passo nelle tappe dei 5 sensi; dal tatto nella vasca di chicchi di caffè, all'udito dove li calpesti, all'olfatto con l'aerosol di essenze, al gusto che è la tappa più interessante. C'è anche un simpatico gioco dove devi indovinare gli aromi che ti fanno annusare e che sono presenti nell'espresso di tutti i giorni senza che noi ci facciamo caso. Bella pure l'idea di differenziare le tappe attraverso le luci e i colori (non peraltro erano presenti installazioni di Artemide). Tutto piacevole insomma, a parte la sopresa finale, non per altro chicca dello chef...Premetto che io parlo da NON intenditrice, ma per quelli schizzinosi direi che è una cosa da non provare onde evitare spiacevoli reazioni dello stomaco (come è successo a me! Che figuraccia ;( )....Una di quelle cose nella vita che forse di devono provare........ovvero bere CaFfé CoN un CaPpErO dentroooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! si quelli proprio che trovi anche nell'insalata di riso....e che riso!wo!

Del laboratorio Mariucci mi ha colpito l'allestimento dell'entrata passandogli di corsa a fianco. Tutto bianco e pieno di veli con una scaletta sormontata da un paio di stivaletti fashion. Ero in ritardo ma non potevo non entrare! L'interno era una tipica abitazione di via Tortona, e questa scelta, come ci ha spiegato il designer, è stata presa per via delle pesanti modifiche che subisce la zona durante questa famosa settimana. Loro allo stupefacente e alla novità hanno preferito il tradizionale, e questa scelta si rispecchia anche nei loro oggetti di design. Non continuano a produrre nuovi oggetti ma riusano e ripropongono materiali già disponibili. Come quelli che ho visto io!

-Un abito da mangiare: un vestito tutto composto di roselline di pane (fatte a mano dal designer e la madre in Puglia) che in caso di fame si può addentare! (purtroppo ne era esposto per intero per via di un servizio fotografico)

-L'araba fenice: gli scarti di produzione possono diventare dei veri "must" con un tocco di originalità! Come si vede dalle borse mostrate.

-Questa non è una maglietta: progetto in collaborazione con BigSur, il laboratorio è attivo col centro di attività espressive "La Titania" (nell'ex Ospedale psichiatrico di Firenze) dove si opera ,con risultati eccezionali, la riabilitazione di persone con problemi psichiatrici attraverso le attività artistiche.

Era il 1932 quando Davide Campari chiese a Fortunato Depero di disegnare la bottiglia per il primo aperitivo monodose. Oggi la Camparisoda
si è data al design di elementi d'arredo e devo dire che i risultati sono ottimi: dalle sedute con forme innovative a tavolini per bar a pouf il tutto associato a un colour brand image rosso e bianco.

Gigantesche siepi con la forma delle più famose sedie della kartell. Sgabelli Starck disseminati lungo tutto il cortile della Triennale. Il tutto condito da campari offerto a richiamare il rosso dell'azienda.

Davvero interessante l'allestemento di esterni. Un impalcatura per muratori con sopra delle vere e proprie aree relax e uno studio della luce delle èiù innovative teorie di lighting design.

Il gioco è l'elemento principe della Design Academy di Eindhoven. Tra tutti "the beautiful game", versione impreziosita del classico calcio balilla realizzata da GRO design.

 In questo allestimento "kasa digitalia" Il designer riesce perfettamente a unire la sua passione per l'interior design, lighting design, furtniture e fashion design in un trinfo di colori che creano atmosfere di modernità e futuro quasi surreali con richiami alla pop art.

Ah, io non lo so di certo cosa sia il Fuorisalone...so solo che è finito.

Però so cosa ho visto, dunque vediamo... Ah si! Ecco, ho visto tanta gente, si, tanta, poi ho visto gli oggetti di design, alcuni veramente molto belli, altri un po' meno, spesso però le solite cose, insomma quelle che vedi un po' tutti gli anni e che poi non sai mai che fine faranno chi se le comprerà e quando...si dice che il 50% venga esportato, bene! Se è così.. E poi ho visto tante macchine, tantissime, tante automobili che hanno congestionato la mia città, forse perché il nostro sistema autoferrotranviario non è all'altezza nemmeno a capacità normale a Milano, ah beh si, poi ho visto anche Milano, appunto. No, non c'è il mare, nemmeno la montagna, c'è la madunina e mi piace, ci vivo, ci sono nato, mi piace perché si cela, nasconde le proprie bellezze, come il Fuorisalone. E poi ho visto poco da mangiare e un po' da bere, ho visto le solite code chilometriche ai bar per i drinks annacquati, ho visto tante lampade, anche qualche tappeto e tante lattine buttate in giro e molte cartacce. Ho visto altre code per entrare nei club, che a volte valevano la pena altre meno. Ho sentito un po' parlare di ecosostenibilità. Ho anche ascoltato la musica! E poi ho visto tanti volti di tante persone che non so proprio cosa pensino loro del Fuorisalone, che strane, le persone.. chissà se loro, con i loro volti così stanchi, ebbri, rilassati ed eccitati hanno capito bene cosa sia questo benedetto Fuorisalone...perché io non c'ho proprio capito niente, ma meno male che ci sono stato.

Anche quest'anno il salone è finito; Milano tornerà ad essere quella di sempre.

Ci lasciamo sotto la pioggia e con la convinzione che il salone 2008 sia stato meglio di quello passato, ma speriamo sarà peggio di quello futuro!

Così si ritorna al solito tram tram quotidiano..

Ultimi consigli x chi segue fuorisalone.it
Il Rocket è uno dei locali più belli della così schifosamente detta "Milano da bere" ancBhe se non fa dei flyer in formato A1 si dimostra sempre all'altezza di ogni situazione!Che la gente sia lì per fare stage diving o per sorseggiare dolcemente un Bloody si trova ssempre bene, non c'è nulla che ti possa dare fastidio ci sono solo cose belle.
e non venite a dirmi che è piccolo: è un locale giusto, basta che vi ricordiate di tagliarvi le unghie...

...affogavano tutti!Stavano tutti affogando, la piscina era vuota è vero, ma sono tutti affogati in fiumi d'alcool e di danze, affogavano chiedendo aiuto in lingue strane che nessuno sapeva ma tutti capivano e si tuffavano in loro aiuto!
I graffiti monocramatici rendevano ancor più irreale la situazione, i migliardi di bottiglie gettate a terra impedivano gran parte dei movimenti ma nessuno gli fermava continuavano a entrare per affogare da ogni buco o ringhiera si passava per scoprire quant'è bello affogare in un mare di gente!
Se poi vogliamo fare i puntigliosi è vero ci volevano un paio di drink in più, una dose minore di Daft Punk e un'organizzazione che avesse sfondato l'orario immolandosi come martire del divertimento!

Ragazzi, perdonatemi ho ancora video da mostrarvi..
Greenergy Design in Festa del Perdono, a parer mio, l'evento più bello del fuorisalone 2008. Escludendo i party!!
Mi viene da chiedermi perchè le università, ma anche Milano patria del Design non è tutti i giorni come quando c'è il fuorisalone.
Ok sia ben chiaro.. non per il casino e il traffico disastroso ma per gli eventi.. le mostre, le installazioni.. la gente deve tornare per strada per ritrovare se stessa. Forsa proviamoci!

Il Design made Berlin per me vince il fuorisalone. Bell'installazione, belle idee...Questi tedeschi ne sanno un sacco!!!
Non vedo l'ora di poter visitare Berlino.

Ma chi sono questi pazzi che erano in giro  a saltare da finesra a finestra in zona tortona???

Eh va beh...mi sa che il server sta tirando le cuoia ed io con lui nel cercare gli eventi giusti a cui collegare alle immagini. Domani  proseguirò nell'affanosa impresa.
Oggi ultimo giorno della "settimana" è giorno di bilanci e di saluti. Come altri e-reporter hanno già scritto e sottolineato, è stata un edizione un pò così-così, poche idee nuove, poco progetto, tanta fuffa...

Ma tutto ciò, si sà, rientra nei meccanismi della settimana: ci sono sempre meno progettisti e sempre più uomini di marketing marchiati a fuoco dagli sponsor.
Tutto ciò si sopporta, a malincuore, ma si sopporta.
Ciò che davvero non capisco, e come sia possibile che alla settimana-del-design-di-Milano-anno-del-signore-2008, non ci sia stata neanche un' "istituzione" del design milanesotto, e dico una, che abbia in qualche modo ricordato/omaggiato/parlato/pensato ad Ettore Sottsass.
Provate a cercare "sottsass" tra gli eventi su fuorisalone o su internimagazine. Tre citazioni il primo, uno il secondo.
Imbarazzante.
Bisogna avere il prosciutto sugli occhi per evitare di parlare di Sottsass durante la settimana del Design.
Vedi la Triennale piena di marchette, Zona Tortona solo cool&style, Interni piena di "eco-balle", l'ADI che boh chissà dov'è e ti chiedi se sei davvero nella capitale del design o nel centro commerciale di provincia indaffarato a far nulla.

Abbiamo studiato design dai maestri sbagliati.
Per fortuna.

dooooo!è finito!uff!eccomi di ritorno a lisbona(in questo periodo è la mia città,sono qui in erasmus)...quest'anno in più è stato per me un fuorisalone lampo....giusto il tempo di girare tra zona tortona e la triennale...e poi bhe non si poteva non fare un salto alla mostra di novembre, così come non si poteva perdere l'evento di interni, anche se devo dire che visto di giorno non mi ha così impressionata, anzi direi che non mi è piaciuto quasi per nulla
non so voi ma in giro non è che abbia visto grandissime novità o progetti stratosferici....qualche idea, qualche spunto interessante(specie i prototipi dei frigo esposti alla triennale bovisa, ma forse perchè sto progettando un frigo)ma niente che mi abbia fatto dire wow, che figata!
ad ogni modo il fuorisalone è il fuorisalone e non si può perdere per nessuna ragione al mondo!
cmq noi non siamo stanchi!e abbiamo ancora sete di design!