Milano: la città che si progetta
E ci siamo di nuovo. Altro anno, altra Design Week. Altro giro, altro Salone. Altro Salone, altro Fuorisalone.
Il 2017 ci ha riservato un “Salone basso” (si inaugura il 4 aprile) e gli operatori del mondo del design che hanno iniziato a sentire la pressione della data un po’ prima del solito. Ma come in ogni viaggio, anche in quello verso Milano il percorso è importante tanto quanto la meta.
Milano è una città che si progetta, che vuole progettare e volentieri si lascia progettare. Tutto l’anno. Nel 2016 abbiamo avuto il nuovo appuntamento di Design City e della Fall Design Week, che in ottobre ha segnato la mezza tappa tra un Salone e l’altro. “C’era bisogno di un’altra settimana dedicata al design?”, era la domanda ricorrente. La risposta è arrivata da sola con l’entusiasmo delle aziende e con la grande partecipazione di pubblico, ma anche con la sinergia di festival ed eventi tra design, cinema, comunicazione, arte.
Se ce ne fosse stato ancora bisogno, abbiamo avuto la conferma che a Milano c’è spazio per una dimensione di progetto costante che non riguarda solo chi il design lo fa di professione, ma coinvolge anche appassionati, studenti, cittadini, ovvero tutti coloro che hanno a cuore quello che succederà domani.
La mentalità progettuale, il desiderio di capire (se non addirittura la voglia di cambiare), la partecipazione attiva ai discorsi che ruotano attorno alla città, sono parte integrante del tessuto urbano e sociale di Milano. Lo abbiamo visto nelle sale piene ai Brera Design Days, nelle code all’inaugurazione della Fondazione Feltrinelli, nelle migliaia di immagini condivise all’Osservatorio di Prada. Ne avremo ulteriore conferma durante il prossimo Fuorisalone con l’apertura delle attività di Ventura Centrale, con la curiosità attorno a NoLo, con gli appartamenti e le dimore storiche, con gli spazi per i bambini e quelli per gli animali, con gli aperitivi al Bar Basso e quelli per strada, con i designer internazionali e le botteghe nascoste, con le sorprese delle scuole e con le rassicurazioni dei marchi storici, con tutti i LOL e i WTF che incontreremo nei luoghi più inaspettati.
“Ma a Milano, la Design Week finisce mai?”. Ecco la domanda che dovrebbe iniziare a circolare. Sperando - ovviamente - in una risposta negativa.