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Altra cosa, le prendo un po’ come fossero appunti – ché poi mi dimentico e non va bene. I bagni. Guardate che i bagni sono fondamentali. E sia chiaro io vi consiglio una totale ed estrema promiscuità. Andate e prendete nota. Fotografate. E per sempre nella mente, un qualche cosa di catartico magari – si sa mai nella vita che succede – beh, voi andate: nei cessi. Oh, là... l’ho detto. Andate e proprio per il non plus ultra infilatevi, voi donne, in quelli degli uomini e viceversa. No, non storcete il naso. No, non guardatemi così. Cosa mi frega a me del “chissà che casino viene fuori, poi”. Siete e.reporter? andate nei bagni. E fotografate. E venite a render conto qui, sul blog. Sto aspettando...

Vi dico: certe cose sono fondamentali. Ovviamente, spiegateci, dove siete? Un ricevimento, una festa, un’esposizione (qui però, banalotti miei, cercate d’andare di fantasia, almeno....). Una volta spiegate le pochezze che la vita terrena ci impone, dunque, andate al sodo. Pochi punti ma essenziali. Belli? Brutti? Sporchi? Marci? Tazza o Turca? (ommioddio-ho-detto-turca? ommioddio-ho-detto-turca? che-schifo-vado-a-lavarmi-le-mani, così, per il solo averlo detto).

Io sono un paio d’anni che prendo nota dei bagni dei ristoranti, si ma tu, Simone, sei pure un filo ossessivo (vero, ma non capisco questa esplosione di sincerità da dove salti fuori, ora)... dicevopaiod’anni che prendo nota delle toilette dei ristoranti e molti che se la menano chissà come, hanno poi degli sgabuzzini dove tira una bora siberiana che ferma tutto lì. Non ce n’è, ma nemmeno per sbaglio. Uno apre la porta con le migliori intenzioni e... niente. Torna al tavolo che tanto è uguale.

Insomma, fate i ggiovani con la doppia “g”, ci sarà qualcuno che limona duro, imboscato da qualche parte? Ok, voyerismo a manetta. E sia. Ma diteci, poi, che profumo c’era. E la carta igenica, che quella mi manda in bestia: era una roba grigio ferrovia dello stato, o la delicata da quarantaveli alla vaniglia? Ché lì la storia cambia, e si limona meglio, alla vaniglia. Vale.

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